Il centrosinistra italiano sta lavorando all’organizzazione di una manifestazione nazionale per chiedere la fine delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è dar vita a una mobilitazione ampia e partecipata, capace di lanciare un segnale forte contro quella che viene definita da più parti una strage in corso. L’iniziativa nasce da un confronto tra Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle, impegnati in un dialogo continuo per definire data e luogo dell’evento. Tra le ipotesi in campo c’è il 7 giugno, ma il calendario resta ancora incerto anche per via della prossimità con la tornata referendaria. La sede più probabile sembra essere Roma, anche se resta in considerazione Perugia, che si è detta pronta ad accogliere il corteo qualora ritenuto utile da tutti i promotori.
L’annuncio della manifestazione è arrivato dal Nazareno, che punta a coinvolgere l’intero campo progressista in un’iniziativa condivisa e unitaria. Ma all’interno del centrosinistra non mancano le cautele. Da Italia Viva e Azione arrivano richieste chiare: l’iniziativa non dovrà prestarsi a derive antisemite. Si chiede quindi attenzione ai simboli presenti in piazza e a evitare qualsiasi ambiguità sul piano politico e culturale.
Il Movimento 5 Stelle, per voce del suo leader Giuseppe Conte, conferma l’adesione e il pieno sostegno all’organizzazione di manifestazioni pubbliche per denunciare quanto sta accadendo a Gaza. Nel frattempo, dal fronte riformista arrivano segnali di compattezza: anche l’area più moderata del Partito Democratico condivide la necessità di una mobilitazione forte. Viene auspicata persino una possibile adesione di settori del centrodestra, per rafforzare il messaggio e renderlo trasversale.
Da Più Europa, infine, arriva una disponibilità condizionata: si chiede che la manifestazione esprima con chiarezza una condanna sia contro l’azione del governo israeliano che contro le violenze di Hamas, per evitare polarizzazioni ideologiche e mantenere il profilo della manifestazione ancorato ai diritti umani e alla pace.