Giuseppe Conte sceglie la prudenza sul caso di Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e candidato del centrosinistra alla guida della Regione Marche, indagato per presunte irregolarità negli affidamenti durante il suo mandato. Il leader del Movimento 5 Stelle ha riunito oggi i coordinatori regionali e provinciali marchigiani del M5S per affrontare, tra gli altri temi, anche le ricadute politiche dell’inchiesta.
Durante l’incontro, Conte ha ricordato che “un avviso di garanzia non è una condanna” e che una “forza politica matura e responsabile come il M5S” deve essere in grado di “discernere caso per caso, valutando se il singolo ha dimostrato onestà o disonestà”.
Il leader 5 Stelle ha ribadito che “etica pubblica, trasparenza e legalità sono valori fondamentali e non negoziabili: per noi sono costitutivi”. Nessuna presa di posizione netta su Ricci, dunque, ma un invito a non cedere a reazioni automatiche e a mantenere un approccio attento e selettivo.
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