Roccella minimizza il ruolo dell’educazione sessuale nella lotta ai femminicidi: "Non c’è correlazione"

La ministra Eugenia Roccella sostiene che “Femminicidi non calano con educazione sessuo-affettiva”. Insorgono le opposizioni

Roccella minimizza il ruolo dell’educazione sessuale nella lotta ai femminicidi: "Non c’è correlazione"
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21 Novembre 2025 - 16.44


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La ministra Eugenia Roccella sostiene che “Femminicidi non calano con educazione sessuo-affettiva”. A suo avviso, “Se vogliamo parlare di educazione sessuo-affettiva ne parliamo, ma lateralmente, perché se guardiamo ai Paesi dove da molti anni è un fatto assodato – come per esempio la Svezia per dire quello più noto al mondo – non c’è correlazione con una diminuzione dei femminicidi: la Svezia ha più violenze e più femminicidi di noi”. Prosegue poi affermando: “Non voglio criminalizzare la Svezia, ma non c’è una correlazione fra l’educazione sessuale a scuola e una diminuzione di violenze contro le donne. Quindi possiamo parlarne, ma non mettiamole insieme”.

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La replica del Partito democratico arriva con Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, che giudica gli interventi della ministra “fuorvianti e non supportate da un’analisi seria dei dati. Richiamare la Svezia come esempio negativo, senza considerare il contesto culturale, sociale e normativo, significa ridurre un tema complesso a un argomento ideologico”.

Dal Movimento 5 Stelle interviene Chiara Appendino, che attacca il ministro della Giustizia Carlo Nordio per le sue affermazioni, dichiarando: “’Violenza di genere nel codice genetico maschile’: dopo aver demolito la giustizia, garantito impunità ai soliti noti, liberato uno stupratore di bambini e preso a modello Gelli, Nordio ci regala un’altra perla. La prossima sarà propagandare Lombroso? Se questo è un ministro…”.

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Dura anche la posizione di Angelo Bonelli di Avs, che afferma: “Il governo Meloni? Benvenuti nel Medioevo! Per Nordio la violenza sessuale sarebbe nel codice genetico dei maschi, per Roccella non serve l’educazione sessuale. Questi sono i ministri che governano l’Italia. Da chi difende Gelli, capo della loggia massonica eversiva P2 che proponeva la separazione delle carriere, alla ministra Roccella che non vuole educare i giovani a scuola. E se non lo fa la scuola, chi dovrebbe farlo? La strada?”.

Infine, Maria Elena Boschi di Italia viva definisce “imbarazzanti” le posizioni dei due ministri, ribadendo: “Solo così si possono definire le parole di Nordio e Roccella – spiega -. Il ministro della Giustizia, che parla della violenza contro le donne come di una ‘tara’ maschile, e la ministra per le Pari opportunità, che sostiene che l’educazione non serva a contrastare i femminicidi, stanno insultando tutte donne che ogni giorno chiedono rispetto e pari opportunità”.

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