Secondo un recente studio il fumo di sigaretta è responsabile di quasi la metà delle morti legate a 12 tipi di tumore. Nonostante la diffusione del fumo sia calata negli ultimi anni, il rischio di morte nei fumatori sembra invece essere aumentato.
La stima è stata realizzata da alcuni ricercatori statunitensi dell’American Cancer Center di Atlanta, in uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, sugli adulti dai 35 anni in su.
Gli esperti hanno calcolato che il 48,5% delle 346mila morti avvenute negli Stati Uniti nel 2011 e legate a 12 tipi di tumore, è dipeso appunto dal fumo. L’impatto del legame tra sigarette e morti da cancro è cambiato negli ultimi 10 anni. Anche se la prevalenza del fumo è scesa dal 23,2% del 2000 al 18,1% del 2012, le cifre sembrano indicare che il rischio di morte da tumore nei fumatori è aumentato.
Usando i dati 2011 del National Health Interview Survey, i ricercatori hanno stimato che delle 345,962 morti per cancro, 167.805 sono attribuibili al fumo di sigaretta. La maggior parte causata dal cancro al polmone, bronchi e trachea (125.799, pari all’80,2%) e laringe (2.856, pari al 76.6%). Circa la metà dei tumori del cavo orale, esofago, vescica dipendono dal fumo, secondo lo studio.
“Il fumo continua a causare molte morti da tumori multipli – si legge nello studio – nonostante da 50 anni il numero dei fumatori sia in calo. I continui progressi nella riduzione della mortalità da cancro richiedono un controllo sul tabacco più esteso, con supporto per finire”.