Galli: "Chiudere le discoteche non è così grave per l'economia. I contagi di Ferragosto ci costeranno di più"
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Galli: "Chiudere le discoteche non è così grave per l'economia. I contagi di Ferragosto ci costeranno di più"

Il direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano al Messaggero: "Aprire le discoteche non è stata certo un’idea né opportuna, né brillante".

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17 Agosto 2020 - 10.41


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“Danni all’economia? I contagi di Ferragosto ci costeranno di più”. Così, in un’intervista al Messaggero, Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha commentato i casi di Covid-19 in aumento. Il virologo ha criticato il governo per la decisione – tardiva – di chiudere le discoteche. 

“Aprire le discoteche non è stata certo un’idea né opportuna, né brillante, e sarebbe stato opportuno che chi di dovere lo avesse stabilito con chiarezza, senza consentire deroghe”.

Galli ha commentato anche l’abbassamento dell’età media delle nuove infezioni “non solo per la frequentazione di discoteche”, ma anche perché “i giovani si muovono per lavoro”. La situazione, secondo Galli, è peggiore del previsto.

“Speravo molto che in questo periodo i numeri sarebbero stati più confortanti. Rimarremo fuori dai guai se non permetteremo al virus di circolare per un certo numero di giorni senza controllo, perché allora ci troveremmo di nuovo a dover decidere se chiudere un pezzo di Paese”. E tra economia e salute, Galli non ha dubbi: “In tutte le grandi epidemie del passato le scelte dei governanti sono state condizionate da pressioni e considerazioni di contenuto economico. Ma i costi successivi, umani ed economici, se non fai le cose come vanno fatte, sono sempre stati assai più pesanti”.

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