Anche nel mesozoico i dinosauri avevano il mal di gola
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Anche nel mesozoico i dinosauri avevano il mal di gola

Alcuni ricercatori hanno scoperto in un esemplare di sauropode vissuto circa 150 milioni di anni fa evidenze di un'infezione respiratoria

Anche nel mesozoico i dinosauri avevano il mal di gola
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11 Febbraio 2022 - 10.38


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A quanto pare anche durante l’era mesozoica i dinosauri avevano infezioni respiratorie: è stato soprannominato Dolly, è un esemplare di sauropode erbivoro vissuto circa 150 milioni di anni fa e fornisce la prima evidenza di un’infezione respiratoria in un dinosauro.

A descrivere la scoperta sulla rivista Scientific Reports gli scienziati del Great Plains Dinosaur Museum di Malta, che hanno esaminato i resti fossili di Dolly, un diplodocide immaturo, una specie simile al brontosauro, ritrovati nel sud-ovest del Montana, negli Stati Uniti.

Il team, guidato da Cary Woodruff ha analizzato tre vertebre cervicali dell’animale e identificato delle sporgenze ossee anormali precedentemente sconosciute caratterizzate da forma e struttura insolite.

Queste protrusioni, spiegano gli autori, si trovavano in un’area delle ossa probabilmente penetrata da sacche d’aria che si collegavano ai polmoni. I ricercatori hanno eseguito delle scansioni TC delle vertebre, scoprendo che le sporgenze potrebbero esseri formate in risposta a un’infezione.

“Dolly potrebbe aver sofferto di tosse, difficoltà respiratorie, febbre e tutti i sintomi che conosciamo essere legati alle infezioni respiratorie – commenta Woodruff – per questo dinosauro, l’infezione potrebbe essere stata scatenata da un’infezione fungina simile all’aspergillosi, una malattia comune che colpisce uccelli e rettili e può portare a ripercussioni a livello osseo”.

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L’aspergillosi può essere letale in alcune specie, per cui gli studiosi precisano che potrebbe essere stata la causa del decesso dell’esemplare.

“I reperti ossei di Dolly – sostiene Woodruff – ci aiutano a ripercorrere la storia evolutiva delle malattie legate all’apparato respiratorio e contribuiscono a una migliore comprensione delle patologie a cui i dinosauri erano suscettibili”.

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