Beato Angelico in mostra tra Palazzo Strozzi e museo San Marco

Una ricchissima mostra monografica, costituita di oltre 140 opere provenienti da tutto il mondo, visitabile fino al 25 gennaio 2026.

Beato Angelico in mostra tra Palazzo Strozzi e museo San Marco
Beato Angelico, particolare dal Trittico Francescano. Fonte: palazzo.strozzi.org
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26 Novembre 2025 - 13.05 Culture


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Da settant’anni Firenze non accoglieva una mostra dedicata a Beato Angelico, ma quattro anni di ricerca sono riusciti a rimediare a tale mancanza, restituendo una mostra ospitata in due diverse sedi, Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco, e che potrà essere visitata fino al 25 gennaio 2026. Costituita da oltre 140 opere, tra disegni, tavole, miniature, sculture, l’esposizione intitolata icasticamente Beato Angelico, è stata realizzata in collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, il Ministero della Cultura – Direzione regionale dei Musei nazionali Toscana e il Museo di San Marco.

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A curarla è Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, insieme a Angelo Tartuferi, per la sezione ospitata al Museo San Marco, di cui è Direttore, oltre che a Stefano Cascia, Direttore regionale Musei nazionali Toscana. Una mostra che si era già preannunciata come dall’alto valore scientifico, poiché tra le molte opere ben 28 sono state interessate da importanti campagne di restauri ed indagini diagnostiche.

Ma oltre a ciò, tramite i numerosi prestiti da 78 prestigiose sedi museali sparse per il mondo (dal Louvre, al Rijksmuseum di Amsterdam, all’Alte Pinakothek di Monaco, ai Musei Vaticani ed ancora molti altri), si è potuto intervenire ricongiungendo pale d’altare andate smembrate tra Sette ed Ottocento. Un lavoro complesso, realizzato da Luca Brunke e Fabrizio Nevola (University of Exeter), con la supervisione del curatore Carl Brandon Strehlke, e la collaborazione di molti altri restauratori e storici dell’arte.

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La ricostruzione della Pala di San Marco è proprio uno dei fulcri della mostra: ne vengono riunite a Palazzo Strozzi 17 delle 18 parti, provenienti da National Gallery di Washington, Louvre, Alte Pinakothek di Monaco e National Gallery of Ireland di Dublino. 

Nato come Guido di Pietro, divenuto da frate domenicano Giovanni da Fiesole ed infine noto come Angelicus Pictor, per poi essere dichiarato Beato da Giovanni Paolo II, la sua pittura limpida, che parte tardogotica, diviene presto capace di comprendere le innovazioni masaccesche, pur nell’utilizzo di una gamma cromatica brillante e del fondo oro. La doppia sede della mostra riflette in un certo qual modo la doppia fonte di committenza di Angelico, che ne ha sostenuto il lavoro: da una parte quella religiosa, nel luogo che l’ha ospitato come frate e come artista, dall’altra quella laica.

La mostra nella sezione a Palazzo Strozzi è articolata in otto sezioni cronologiche e tematiche, dagli esordi tardo gotici, alle audacie prospettiche che cominciano a cogliere la rivoluzione del Rinascimento, passando per il dialogo con i suoi contemporanei, Michelozzo, Luca della Robbia, Lorenzo Monaco, Masaccio, Ghiberti.

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A San Marco Beato Angelico è vissuto come frate domenicano, e qui ha coniugato la sua attività religiosa a quella di pittore. Questa sede non è quindi mero contenitore museale, ma in questo caso luogo quanto mai consono ad ospitare parte della mostra su Angelico, intreccio di spiritualità, politica e cultura quattrocentesca. Qui l’esposizione trova spazio nella grande sala al pianterreno e nella biblioteca, dove si possono ammirare i lavori da miniatore dell’Angelico. Il tutto in dialogo con gli originali affreschi del luogo sempre si sua mano. 

A corredo della mostra è stato pubblicato un volume sui restauri e le indagini diagnostiche realizzate, arricchito oltre che da ampio corredo iconografico, anche da testi accessibili a un pubblico non specialistico. 

La mostra è visitabile per la sede di Palazzo Strozzi tutti i giorni dalle 10 alle 20, e il giovedì fino alle 23; per la sede del Museo San Marco, tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.50, con l’ultimo ingresso alle 12.45, con il lunedì come giorno di chiusura.

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