Celina Seghi è morta a 102 anni: addio alla regina dello sci italiano
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Celina Seghi è morta a 102 anni: addio alla regina dello sci italiano

Nella sua lunga carriera, Seghi ha vinto ben 37 medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi) di cui la prima, nel 1934, ad appena 14 anni conquistando il bronzo nello slalom speciale.

Celina Seghi è morta a 102 anni: addio alla regina dello sci italiano
Celina Seghi
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27 Luglio 2022 - 10.24


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Celina Seghi è morta all’età di 102 anni. La campionessa di sci, attiva soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta, è morta la notte scorsa a Pistoia. In vent’anni di agonismo la sciatrice si aggiudicò ben venticinque titoli italiani. Ribattezzata “la signora delle nevi”, era nata all’Abetone, sulle montagne pistoiesi, nel 1920, pochi mesi prima di Zeno Colò, altro mito dello sci italiano anche lui originario dell’Abetone.

Nella sua lunga carriera, Seghi ha vinto ben 37 medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi) di cui la prima, nel 1934, ad appena 14 anni conquistando il bronzo nello slalom speciale. L’anno della sua esplosione fu il 1937 quando, sempre ai campionati italiani, vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata.

La sua carriera fu inevitabilmente condizionata dalla Seconda guerra mondiale. Nel 1941 vinse anche un oro nello slalom speciale e un argento nella combinata ai Mondiali che si disputarono a Cortina d’Ampezzo, ma successivamente la manifestazione non fu omologata dalla Federazione perché a quell’edizione non parteciparono molte delle nazioni in guerra contro l’Italia. L’ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante. Dopo essersi ritirata dalle competizioni era diventata maestra di sci all’Abetone dove ha continuato a sciare fino a più di novant’anni.

Tra gli anni ’30 e 40 la chiamavano tutti “Topolino rosso” per la salopette rossa che sempre indossava e che valorizzava il fisico minuto e scattante, proprio come quello di un topolino che scappa dal gatto che lo vuole acchiappare: nel suo caso il ‘gatto’ era il coetaneo Zeno Colò, che lei amava seminare per aspettarlo a fine pista e prenderlo in giro allegramente. Erano i tempi d’oro per l’Abetone, con Celina Seghi, Zeno Colò e poi Vittorio Chierroni e Gualtiero Petrucci, i ‘magnifici quattro’ che sulle piste sono stati protagonisti assoluti.

E lei, ‘regina delle nevi’, è stata donna antesignana di tutte le libertà. Pur essendo nata il 6 marzo 1920, amava raccontare che la ‘vera’ data del suo compleanno era l’8 marzo, il giorno dedicato alla festa della donna. E proprio l’8 marzo 2020 la sua Abetone l’aspettava per i festeggiamenti solenni del 100° compleanno, organizzati dal Comune. Ma il Covid non lo ha permesso e Celina Seghi si è dovuta accontentare di una visita a domicilio da parte di Gabriele Magni, allora assessore allo Sport, Vittoriana Gariboldi, presidente del Coni Pistoia, e Francesca Bardelli, presidente nazionale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport.

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