di Gabriele Bisconti
Ci siamo, l’edizione numero 108 del Giro sta per iniziare. Infatti, nella giornata di venerdì 9 maggio si svolgerà la prima delle ventuno tappe della Corsa Rosa, che partirà da Durazzo, in Albania, e terminerà il primo giugno a Roma.
Quest’anno, senza il campione uscente Tadej Pogacar, l’affaire maglia Rosa sembra, almeno sulla carta, una questione per due, massimo tre ciclisti. Alla vigilia i favoriti sono lo sloveno Primoz Roglic, già trionfatore al Giro due anni fa, e lo spagnolo classe 2002 Juan Ayuso, vincitore della Tirreno-Adriatico poche settimane fa e al debutto assoluto alla Corsa Rosa.
Il ruolo di terzo incomodo per la vittoria finale o un posto sul podio, invece, lo potrebbero recitare Richard Carapaz, Egan Bernal, Jay Hindley e Nairo Quintana, tutti corridori che possono vantare un Giro d’Italia in bacheca.
Le speranze italiane sono tutte riposte sulle spalle di Antonio Tiberi, che ha conquistato la maglia bianca di miglior giovane e il quinto posto finale in classifica generale al Giro dell’anno scorso, e Giulio Ciccone, che vuole dimostrare a tutti di essere ancora quel corridore che conquistò la maglia azzurra (riservata al miglior scalatore) nel Giro d’Italia del 2019.
Dando un’occhiata al percorso che i 184 corridori dovranno affrontare, spiccano le molte salite, ben disseminate nell’arco delle tre settimane di corsa, e le due cronometro (Tirana-Tirana e Lucca-Pisa, per un totale di 42.4 Km), che potrebbero “mescolare” le carte in ottica classifica generale.
Insomma, ci aspettano giornate tutte da vivere insieme ai migliori ciclisti del pianeta, con la speranza di vedere delle tappe tirate e combattute fino all’ultimo metro di asfalto, per il bene dello spettacolo e degli appassionati sparsi in tutto il mondo.
