Fascismo, l'Anpi si interroga sulla Marcia su Roma del 1922 con uno sguardo al presente
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Fascismo, l'Anpi si interroga sulla Marcia su Roma del 1922 con uno sguardo al presente

A due settimane dall’infausto centenario, nella sua sede romana si è svolta la conferenza stampa sul tema “Il centenario della Marcia su Roma: l’Anpi in campo per la memoria antifascista”.

Fascismo, l'Anpi si interroga sulla Marcia su Roma del 1922 con uno sguardo al presente
Mussolini e la Marcia su Roma
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Giuseppe Costigliola Modifica articolo

14 Ottobre 2022 - 21.55


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Non ci giriamo intorno: siamo preoccupati. Si intenda, con quel “noi”, gli italiani che hanno a cuore la democrazia, la libertà, il principio di eguaglianza tra i cittadini, i diritti fondamentali che uno stato moderno deve garantire per potersi reputare civile. Siamo preoccupati per la salvaguardia della Costituzione, scrigno intoccabile di inestimabili valori e principi, da lustri soggetto a micidiali attacchi, subdoli o smaccatamente diretti, ad opera di forze politiche ed economiche a dir poco illiberali. Siamo preoccupati perché dopo cento anni, dopo quattro generazioni, questo Paese si ritrova a fronteggiare fantasmi mai davvero esorcizzati, spettri che hanno la paurosa concretezza di chi ha il potere di governare.

Il 28 ottobre del 1922 si ebbe quella che è passata alla storia come la Marcia su Roma, che inaugurò il ventennio più buio della storia nazionale. Il 28 ottobre del 2022 è alle porte, e già risuonano i tetri rintocchi della campana della storia. Le donne, gli uomini, gli enti e le associazioni più avvertiti si stanno mobilitando per sensibilizzare un corpo civile che pare anestetizzato, indifferente. In prima fila, c’è l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. A due settimane dall’infausto centenario, nella sua sede romana si è svolta la conferenza stampa sul tema “Il centenario della Marcia su Roma: l’Anpi in campo per la memoria antifascista”.

A presentarla, il Presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo e il Vice Presidente nazionale Alessandro Pollio Salimbeni.

Gianfranco Pagliarulo ha aperto il suo intervento con parole salde ed inequivoche, come ci si aspetta dal vertice di un’associazione che si erge a difesa e trasmissione della memoria antifascista da cui la nostra repubblica è originata, e che non può non allarmarsi di fronte a pronunciamenti sinistri di chi si accinge a governare questo Paese: “Ci aspettiamo tra i prossimi atti del nuovo governo, comunque sia formato, un doveroso e inequivocabile pronunciamento antifascista proprio in occasione della ricorrenza della Marcia su Roma”.

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Il Presidente ha poi illustrato le principali iniziative organizzate dall’Anpi in vista del centenario: sabato 15 ottobre si terrà a Forlì il convegno internazionale “Lo sguardo dell’altro: fascismo e colonialismo visto dagli aggrediti, ieri e oggi”. Giovedì 27 ottobre è prevista una “no stop” antifascista sulla pagina Facebook dell’Anpi, con contributi video di storici di vaglia (tra cui Paolo Pezzino, Giovanni De Luna, Isabella Insolvibile e Davide Conti), immagini, podcast, musica. Venerdì 28 ottobre a Predappio avrà luogo la manifestazione nazionale in ricordo della Liberazione della città avvenuta il 28 ottobre 1944. Giovedì 10 novembre un convegno a Roma, sul tema “La crisi del liberalismo e la nascita dello stato fascista”.

Alessandro Pollio Salimbeni si è soffermato sul convegno internazionale di Forlì, con una disamina storica sui progetti di dominazione italiana nel Mediterraneo e nei Balcani, sul razzismo che ha avvelenato il nostro Paese, ben prima delle leggi razziste del 1938. Ha inoltre sottolineato che il convegno, pensato in collaborazione con l’Istituto nazionale Parri, vedrà il contributo di storici e ricercatori italiani e dei Paesi aggrediti, spiegando che si terrà a Forlì perché la prima idea del progetto è nata nell’Anpi forlivese.

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Gli interventi dei giornalisti presenti di persona o in remoto hanno come prevedibile toccato l’attualità politica. Sulla scottante domanda sul nuovo Presidente del Senato, Pagliarulo ha così risposto: “Distinguerei. La seconda carica dello Stato in quanto tale merita rispetto. Ma altrettanto, anzi, molto di più spetta a quella personalità essere scrupolosamente rispettosa della Repubblica, della sua storia e della Costituzione, nata dalla Resistenza cioè dalla lotta al fascismo e al nazismo. Quindi vedremo. Non è il caso di rivangare la biografia di La Russa. Ricordo solo una cosa: l’odio che ha sempre manifestato verso l’Anpi: ‘L’Anpi altro non è che una foglia di fico della sinistra, una associazione che sfila con i centri sociali e che fa comodo solo per tenere alto il pericolo del fascismo, che però non c’è più da ben 72 anni. L’Anpi è una associazione vergognosa’, ebbe a dire La Russa. Vedremo se si ricrederà”.

Sul nuovo Presidente della Camera, Pagliarulo si è così espresso: “‘Abroghiamo la legge Mancino – dichiarava nel 2018 Fontana – che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato’. Carla Nespolo, allora presidente nazionale Anpi, chiese ‘con forza le immediate dimissioni del Ministro Fontana. Le sue dichiarazioni violano gravemente la Costituzione della Repubblica’. Vale anche per Fontana il principio per cui la carica che si ricopre merita rispetto, ma altrettanto spetta a quella personalità essere scrupolosamente rispettosa della Repubblica, della sua storia e della Costituzione. L’Anpi farà il suo mestiere statutario, cioè di essere un guardiano civile e sociale della Costituzione”.

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Pagliarulo ha poi concluso la conferenza stampa assicurando il coinvolgimento dell’Associazione da lui presieduta nelle manifestazioni per la pace che si svolgeranno nei prossimi giorni: “L’Anpi parteciperà sicuramente sia alle manifestazioni per la pace previste per il 21-22-23 ottobre sia a una grande manifestazione nazionale. Pensiamo che quest’ultima debba essere la più ampia possibile e la più unitaria possibile. Pensiamo che il cuore della richiesta debba essere l’apertura di un tavolo negoziale attraverso il ruolo delle Nazioni Unite e attraverso un cambio di rotta da parte dell’Unione europea che ad oggi non ha dimostrato interesse per questa prospettiva. C’è un allarme nucleare che solo i pazzi possono ignorare. Vi posso dire che la manifestazione sarà promossa da una grande rete di associazioni, e si svolgerà a Roma il 5 novembre con concentramento alle ore 12. Il luogo, il programma e le adesioni saranno comunicati al più presto”.

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