E’ di 96 morti e 300 feriti il bilancio dell’attentato kamikaze eseguito questa mattina in piazza al-Sabain, nel centro di Sana’a, capitale dello Yemen. Lo hanno riferito fonti mediche e militari yemenite citate dall’inviato della tv satellitare al-Arabiya. Al momento sono ancora in corso le operazioni di assistenza ai feriti, mentre sono molti i cadaveri rimasti sul terreno.
A farsi saltare sarebbe stato un kamikaze vestito da militare che, approfittando delle prove per la parata prevista per domani in occasione delle celebrazioni del 22esimo anniversario dell’unità yemenita, si è mischiato a un folto gruppo di soldati e poliziotti e poi si è fatto esplodere a poca distanza dall’abitazione dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh e alla presenza dell’attuale capo di stato, Abde Rabbo Mansur Hadi.
L’azione criminale è stata rivendicata da Al-Qaeda con un messaggio diffuso sui forum jihadisti su internet. Il gruppo Ansar al-Sharia, che fa capo ad al-Qaeda, ha reso noto che «l’attacco di oggi è stato una risposta ai crimini della sicurezza yemenita contro il nostro popolo da quando è iniziata la rivoluzione contro Ali Abdullah Saleh». Il gruppo terrorista sostiene di «voler portare la guerra in corso nel sud al di fuori della provincia di Abyen fino alla capitale colpendo le forze di sicurezza». Al-Qaeda che si sarebbe così vendicata per l’offensiva lanciata dall’esercito contro le sue basi nel sud del paese la scorsa settimana.
