Olafur Ragnar Grimsson cerca la quinta rielezione alla presidenza dell’Islanda, un record per l’isola nordica. Unico ostacolo Thora Arnorsdottir: la giornalista tv, ex anchorwoman autrice delle inchieste sulla crisi economica che nel 2008 colpì l’isola, 37 anni madre di 6 figli (3 acquisiti). Non legata ai partiti, viene data dai sondaggi sul filo di lana con Grimsson, in carica dal 1996. “Ma continuerò ad allattare la mia bambina”, ha detto.
Gli ultimi sondaggi alla vigilia del voto di domani Grimsson in lieve vantaggio.
Thora ha deciso di candidarsi alle presidenziali nel marzo
scorso, quando era al settimo mese di gravidanza, dopo aver
ottenuto dal proprio compagno, il giornalista Svavar
Halldorsson, l’impegno ad occuparsi della famiglia a tempo pieno
per qualche anno in caso di elezione. Grimsson, 69 anni, è popolare per aver posto il veto alla legge votata in
parlamento dal governo di centro-sinistra per rimborsare 5
miliardi di dollari agli investitori britannici ed olandesi che
avevano perso i propri risparmi investiti nei conti delle tre principali banche islandesi.
La decisione di Grimsson di rimborsare solo i cittadini
islandesi coinvolti nel crack del sistema bancario nazionale e
di lasciare a mani vuote gli investitori stranieri è stata
apprezzata dalla stragrande maggioranza dei 300mila islandesi,
che dopo la crisi hanno così ritrovato l’orgoglio nazionale.
“Molti elettori che non hanno mai votato per Grimsson hanno
detto che domani lo faranno perché il presidente ha mantenuto
con fermezza la posizione dell’Islanda nel caso Icesave”, ha
detto alla Reuters Bryndis Hlodversdottir, rettore
dell’Università di Bifrost.