A Londra esplode l'orgoglio degli asessuali

Si è svolto il WorldPride Asexual Conference, raduno internazionale di persone che non provano attrazione sessuale di alcun tipo. [Francesca Marretta]

A Londra esplode l'orgoglio degli asessuali
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9 Luglio 2012 - 18.17


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da Londra

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Francesca Marretta

Asessuali e orgogliosi di esserlo. L’8 luglio si è svolto a Londra il WorldPride Asexual Conference, un raduno internazionale di asessuali, persone che non provano attrazione sessuale di alcun tipo. Essere “asexual” non ha nulla a che vedere con il celibato. Non si tratta di una rinuncia, ma di una scelta dettata dall’assecondare propria identità sessuale, che in questo caso è zero attrazione sessuale.

Gli “asexual” vogliono far sapere che esistono e vedere riconosciuta tale natura, com’è accaduto per il movimento Lgbt. Lo spiega a Globalist David Jay, americano, classe 1982, che nel 2001 ha fondato Aven: Asexual Visibility and Education Network. «Dieci anni fa non esistevamo», dice Jay, «mentre oggi la nostra comunità internazionale contra tra i 50 mila e 60 mila aderenti, tra cui figurano anche italiani». Gli “asexual” sono meglio organizzati negli Usa, Gran Bretagna e Canada. Grazie al lavoro di lobby do Aven l’essere asessuale non è più considerata una patologia. Si tratta di una delle vittorie del movimento. Fino a pochi anni fa si pensava chi era “asexual” potesse essere curato o corretto, come accadeva per i gay (e accade ancora oggi in alcune culture e sottoculture).

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La volontà di essere riconosciuti come gruppo è necessaria, spiega ancora Jay, perché serve una discussione aperta al fine di indagare questo tipo di diversità. «La nostra società è molto focalizzata sull’attrazione sessuale, ma io posso testimoniare che si può avere una vita normale e felice senza sesso», conclude David Jay.

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