da New York
Giovanna BotteriIl secondo dibattito presidenziale è appena iniziato e già su twitter, sui blog, su facebook il popolo di internet lancia le sue parole d’ordine. Barack è tornato, Romney casca sulla questione delle donne, Candu Crowley si fa sentire.
Nell’ arena circolare di Hofstra Barack Obama e Mitt Romney si scontrano sull’economia, la politica fiscale, la Cina, la produzione energetica.
“Non è vero!
Quanto hai tagliato?
Non è vero!
Di quanto hai ridotto la produzione?
Ma se stiamo estraendo più petrolio…”
Candy Crowley, che secondo le regole avrebbe dovuto semplicemente introdurre le domande del pubblico, non ci sta, e si fa sentire. “Non funziona così”, dice ad un certo punto a Romney, “ma voglio darti una possibilità”. Una , non due, perché quando Romney attacca Obama, sostenendo che mente, quando giura di aver parlato di attacco terrorista il giorno dopo l’assalto di Benghazi, è lei ad intervenire: “In effetti l’ha proprio fatto, ha detto proprio cosi’…”. “Dillo più forte”, chiede Obama, mentre il pubblico, tutto composto da indipendenti scoppia in un applauso.
Sui twitter sono già arrivati i tormentoni. Il “binders full of women” di Romney, ossia pacchi di donne che gli vengono proposte quando deve fare assunzioni. La tensione è alle stelle come per un incontro fra pugili, con lo sfidante che si fa sotto, e il presidente che scatena le risate parlando della propria pensione: “Niente a che fare con quella di Romney”.
Intanto l’elettorato americano ha deciso che il presidente Barack Obama ha vinto il secondo dei tre dibattiti televisivi, con un forte scarto sul suo avversario repubblicano. 48 per cento Obama, 33 per cento Romney secondo Ipsos Reuters. Il sondaggio riflette il giudizio generale della stampa e degli osservatori che hanno seguito lo scontro all’università Hofstra, dopo la prova largamente superiore di Romney nel primo incontro. Una prima conseguenza è stata riportare il livello di consenso al 55 per cento per il candidato democratico, 5 punti in più acquisiti grazie al dibattito, mentre Romney scende al 48. Erano entrambi al 50, testa a testa
Le variazioni prima e dopo gli scontri televisivi, la dicono lunga su questa campagna elettorale che sta diventando sempre più tesa e appassionata.
Lunedì prossimo ci sarà il terzo ed ultimo dibattito, in Florida, swing state, stato chiave per le elezioni. Mancano ormai meno di tre settimane al voto, e gli stessi sondaggi si accavallano, si smentiscono l’un l’altro, segno che è sempre più difficile capire cosa potrà succedere con margini così stretti.