Ucciso leader dell'opposizione, Tunisia in rivolta
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Ucciso leader dell'opposizione, Tunisia in rivolta

Dopo l'assassinio di Chokri Belaid a Tunisi ministeri assediati e scontri in molte città. Le opposizioni si dimettono dalla Costituente. Il premier: nuovo governo.

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6 Febbraio 2013 - 15.25


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Hamadi al Jebali, premier tunisino e segretario generale di Ennahda, ha annunciato di voler formare un nuovo governo tecnico entro 24 ore. La decisione dopo i violenti scontri a Tunisi e in diverse altre città del Paese in seguito all’assassinio di Chokri Belaid, segretario del Partito dei patrioti democratici ucciso in un agguato mentre stava uscendo dalla sua abitazione di Tunisi.

I manifestanti hanno eretto barricate in molte strade del centro chiedendo le dimissioni del premier Hamadi Jebali. Davanti al ministero dell’Interno, su avenue Bourghiba, la polizia ha lanciato lacrimogeni per respingere i manifestanti, molti dei quali giovanissimi, che lanciano sassi verso gli agenti rimandando indietro le granate lacrimogene. In diverse città della Tunisia attacchi alle sedi del partito Ennhada, partito al potere nel paese.

Chokri Belaid sarebbe stato ucciso con quattro colpi d’arma da fuoco sparati da breve distanza davanti alla sua abitazione. Belaid era uno dei massimi esponenti di Nidaa Tounes, la formazione politica di recente costituzione e che è la più importante dell’opposizione tunisina. Nidaa Tounes è stata oggetto di numerosi atti di violenza da parte di miliziani della Lega per la protezione della rivoluzione, considerati fiancheggiatori del governo. La Farnesina raccomanda prudenza ai connazionali.

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Migliaia di persone hanno accompagnato l’ambulanza che trasportava la salma di Belaid, nel tragitto tra la clinica, dove l’esponente politico si è spento dopo l’attentato, e l’ospedale Charles Nicole, dove verrà eseguita l’autopsia, probabilmente già nelle prossime ore per consentire i funerali, che nei paesi islamici vengono fatti entro 24 ore dalla morte. Per il giorno dei funerali, non ancora fissato, l’opposizione ha già annunciato uno sciopero generale che paralizzerà il paese. La giustizia tunisina si fermerà per due giorni – domani e venerdì – in segno di protesta contro l’uccisione di Belaid.

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