Cinque palestinesi, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi in un nuovo raid israeliano sul sobborgo di al-Zawayda, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia d’informazione palestinese Maan, precisando che le cinque vittime appartengono tutte alla stessa famiglia. Una delle vittime è una donna di 47 anni, Hayat Abed Rabbo Dahrouj, mentre le altre persone rimaste uccise ancora devono essere identificate.
Altre 40 persone sono rimasti ferite in un raid contro il sobborgo di Sabra, a Gaza City. Sale così a 2.096 il numero dei morti palestinesi e a 10.540 quello dei feriti dall’inizio dell’operazione israeliana “Confine protettivo” contro la Striscia l’8 luglio scorso.
Israele: colpo di mortaio sparato da scuola dell’Anp – Non è stato sparato da una scuola dell’Unrwa a Gaza, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, il colpo di mortaio che ieri ha ucciso un bambino israeliano di quattro anni, Daniel Tregerman. Lo ha precisato un portavoce dell’Esercito dello Stato ebraico, smentendo le informazioni in tal senso diffuse ieri sera da fonti della sicurezza. Il colpo di mortaio, ha chiarito, è stato sparato da una scuola dell’Autorità palestinese dove hanno trovato riparo molti profughi, che si trova vicina all’istituto dell’Unrwa.
Abbas: “Negoziati riprendano al più presto” – “Il mio principale obiettivo è che riprendano al più presto i negoziati per una tregua (nella Striscia di Gaza, ndr) così da evitare altre vittime e sacrifici”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, nel corso di una conferenza stampa al Cairo al termine di un incontro con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi.
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