Nucleare, Iran: per la Casa Bianca le trattative sono a buon punto

L'intesa tra le potenze occidentali e Teheran ancora non sarebbe stata raggiunta, ma in queste ore si sta trattando freneticamente.

Nucleare, Iran: per la Casa Bianca le trattative sono a buon punto
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30 Marzo 2015 - 19.15


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“Le decisioni e trattative con l’Iran sono agli sgoccioli”. Lo afferma il vice portavoce della casa Bianca, Eric Schultz.

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Alla vigilia della scadenza del termine per un accordo sul nucleare, funzionari iraniani mettono in dubbio il successo delle trattative rimettendo in discussione uno degli elementi critici dell’accordo: la disponibilità di Teheran al trasferimento in Russia del proprio combustibile nucleare. Lo riporta il New York Times. “L’esportazione di scorte di uranio arricchito non è nel nostro programma e non intendiamo inviarle all’estero”, ha dichiarato Abbas Araghchi ai media iraniani.

Il New York Times svela che funzionari occidentali, confermando l’esitazione dell’Iran sul trasferimento del carburante, insistono che ci sono altri modi di trattare con il materiale. L’opzione principale, riferiscono, è la miscelazione in una forma più diluita. A seconda dei dettagli tecnici questo potrebbe rendere il processo di arricchimento per uso militare molto più lungo, o forse quasi impossibile. Tuttavia, la rivelazione che l’Iran sta insistendo sul mantenimento del carburante potrebbe costituire un potenziale ostacolo in un momento critico delle trattative. E per i contrari all’accordo al Congresso Usa, in Israele e nei Paesi arabi sunniti come l’Arabia Saudita, la prospettiva di lasciare grandi quantità di combustibile nucleare in Iran, in qualsiasi forma, è destinata a intensificare la loro già forte opposizione politica. Se si dovesse giungere a un accordo che consente a Teheran di mantenere il carburante, l’amministrazione Obama potrebbe sostenere che questo non sarebbe un rischio, particolarmente se potrà essere ispezionato. Finora, in virtù di un accordo interinale negoziato nel 2013, l’Iran ha rispettato pienamente i rigorosi processi di ispezione per le scorte del suo carburante, riferisce l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Non è chiaro quale forma prenderebbe il carburante se dovesse rimanere in territorio iraniano.

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Il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, invita tutti i partecipanti ai negoziati sul nucleare iraniano in corso a Losanna a essere “pronti al compromesso” e conferma la loro “generale volontà di raggiungere una soluzione esauriente nei prossimi giorni”. Anche il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, si è detto oggi cautamente ottimista sulle possibilità di un’intesa nei colloqui di Losanna. “Le differenze tra le posizioni delle parti si stanno riducendo.

“L’asse Iran-Losanna-Yemen – ha aggiunto Netanyahu – è pericoloso per l’umanità e va fermato”.

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