Dopo le parole del premier Benyamin Netanyahu sull’accordo sul nucleare iraniano, Barack Obama rassicura Israele, spiegando che la sicurezza del paese non è in pericolo. Il presidente americano ha spiegato: “Se qualcuno attaccasse Israele, gli Stati Uniti sarebbero al suo fianco”. Obama ha spiegato in un’esclusiva intervista tv dallo Studio Ovale, rilasciata a Thomas Friedmam, di essere rammaricato “personalmente” del fatto che la sua amministrazione sia accusata di non aver fatto abbastanza a tutela degli interessi di Israele. La “via diplomatica e l’accordo” con l’Iran sono la strada più efficace per prevenire che Teheran abbia il nucleare, ha aggiunto il presidente Usa, precisando come l’intesa sia un’occasione che “capita una volta nella vita” per tentare di togliere dal tavolo la bollente questione nucleare.
Israele, ha poi sottolineato, “ha ogni diritto di essere preoccupato dell’Iran, un regime che ha espresso ai più alti livelli il desiderio di distruggere Israele, che nega l’Olocausto”. Per questo l’intesa, se applicata nel modo giusto e se tutti rispetteranno gli accordi, può solo migliorare le relazioni diplomatiche tra tutti i paesi del medio oriente: “Sappiamo – ha detto Obama – che un attacco militare o una serie di attacchi possono fermare il programma nucleare iraniano per un certo periodo, ma questo quasi sicuramente spingerebbe l’Iran verso la bomba diventando una scusa per dire ‘questo e’ quello che succede se non si ha l’arma nucleare, l’America attacca’”. “Se non facciamo niente se non mantenere le sanzioni” l’Iran “continuerà a costruire la sua infrastruttura nucleare e noi saremo meno in grado di dire cosa sta accadendo” ha aggiunto Obama, invitando il Congresso degli Stati Uniti – il cui via libera è certamente lo scoglio politico più grosso da superare in questa fine mandato – a mostrarsi unito.
Benyamin Netanyahu, dal canto suo, ha continuato la sua campagna contro l’accordo con l’Iran sul nucleare: “L’accordo minaccia noi e i nostri vicini. Non sto cercando di distruggere l’intesa, sto cercando di distruggere una cattiva intesa”. Il premier si rivolge al Congresso Usa: “L’accordo raggiunto – ha affermato il premier israeliano in un’intervista alla Nbc – è un sogno per Teheran e un accordo incubo per il resto del mondo”. “In una situazione ideale, non dovrebbero esserci Paesi che cercano di annientare lo Stato di Israele e che lo dicono apertamente. Il vero problema in Medio Oriente non è la democrazia di Israele che ha mostrato responsabilità, ma paesi come l’Iran che puntano alle armi nucleari con l’esplicito obiettivo di annientarci, ma anche quello di conquistare il Medio Oriente e minacciarvi”, ha detto rivolto agli americani. Le parole di Netanyahu sono arrivate mentre il Congresso si appresta a valutare l’accordo, con i repubblicani scettici sull’intesa e i democratici che temono ripercussioni sulla campagna elettorale. Ma l’accordo – secondo la presidente della commissione Intelligence del Senato, Diane Feinstein – non minaccia la sopravvivenza di Israele.
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