Un leader dell’Isis, Abu Sayyaf, è stato ucciso in un blitz delle forze speciali Usa nella Siria orientale. Sayyaf, responsabile Isis per gli affari collegati al petrolio, è stato ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con le forze speciali americane. La conferma è arrivata dalla Casa Bianca. L’incursione-lampo nella Siria orientale da parte di forze eli-trasportate era stata già annunciata dal Pentagono ed è avvenuta la notte scorsa.
Nel blitz è stata catturata la moglie del dirigente jihadista, un’irachena identificata come Umm Sayyaf, che è stata subito trasferita in Iraq soto custodia americana per essere sottoposta a interrogatorio.
L’operazione è stata condotta sulla base di un ordine impartito dal presidente Barack Obama in persona. Fonti militari riservate, riferite dal network televisivo ‘Cnn’, hanno rivelato che l’obiettivo originario sarebbe dovuto essere l’arresto dello stesso Abu Sayyaf, che però ha opposto resistenza ed è quindi stato ucciso. Abbattuti anche una decina di miliziani che erano con lui. Sarebbero ritornate alla base sane e salve tutte le teste di cuoio statunitensi.
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