La Macedonia come l’Ucraina, ha accusato Mosca. Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, in un intervento di fronte al Consiglio della Federazione, ha spiegato che le proteste in atto contro il governo “sono orchestrate dall’estero”, in uno scenario già visto altrove e messo in atto per dare luogo a un cambio di regime.
Il premier Nikola Gruevski, accusato dagli oppositori in piazza a Skopje di aver dato il via a un programma di intercettazioni in cui sono stati coinvolti fino a 20mila cittadini e di frodi elettorali alle elezioni dell’aprile 2014, è contestato, ha invece sottolineato Lavrov, “perché si è rifiutato di aderire alle sanzioni contro la Russia e per il sostegno assicurato alla costruzione del gasdotto Turkish Stream”.