Atene: stop referendum con nuovi negoziati

Ultimi istanti per evitare il default. Le borse in ansia, Tsipras presenta un'altra proposta. Il dubbio è: la trattativa è possibile? Obama spinge per trattare.

Atene: stop referendum con nuovi negoziati
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30 Giugno 2015 - 17.23


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Ultimi momenti per un accordo dell’ultimo minuto che scongiuri il fallimento di Atene. Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Kuncker ha presentato una proposta alla quale il governo greco ha risposto con una controproposta nella quale si chiede l’avvio di un programma di salvataggio dell’Esm della durata di due anni e una ristrutturazione del debito.

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La Bce considera possibile la Grexit, ipotesi contro cui Varoufakis minaccia il ricorso alla Corte di giustizia Ue.

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Compromesso pragmatico. Il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, invita l’Europa a raggiungere un compromesso pragmatico.

Trattativa. La Grecia ha proposto di sospendere il referendum di domenica sulle richieste dei suoi creditori (FMI , UE) se i negoziati riprenderanno con l’Unione europea, ha detto Primo Ministro di Malta Joseph Muscat, citato dal Times of Malta giornale.

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Sotto la pioggia il fronte del sì, migliaia in piazza – Migliaia di ombrelli aperti in piazza Syintagma ad Atene dove questa sera si è dato appuntamento il fronte del sì al referendum, mentre è in corso il cruciale Eurogruppo sulla proposta ellenica. Una pioggia battente sta infatti complicando la vita ai manifestanti convocati dal movimento “Restiamo in Europa”. Molti gli slogan in piazza tra cui spicca “Grecia, Europa, democrazia”.

Obama, continuare è trattare per soluzione – Continuare a trattare per raggiungere una soluzione. E’ l’invito del presidente americano, Barack Obama, a tutte le parti coinvolte nella crisi greca.

Merkel, no terzo salvataggio prima referendum “Berlino non prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell’esito del referendum di domenica prossima”. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa tedesca Dpa.

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Dopo aver opposto un primo rifiuto, il premier greco Alexis Tsipras starebbe riconsiderando l’offerta fattagli in extremis stamani dal presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker per arrivare ad un accordo entro la mezzanotte di oggi. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano Kathimerini.

Intanto il governo greco ha presentato una richiesta per un programma di sostegno della durata di due anni con il fondo salva-Stati Esm, lo European Stability Mechanism. Il piano, secondo il governo greco, servirebbe a coprire le necessità finanziarie del Paese per i prossimi due anni e a sostenere un piano di ristrutturazione del debito pubblico. Il governo greco continuerà a negoziare per arrivare a un “accordo sostenibile” all’interno della zona euro.

L’esecutivo ha “proposto oggi un accordo di finanziamento di due anni con l’Esm per coprire interamente le sue necessità finanziarie e, parallelamente, ristrutturare il proprio debito”. Inoltre “la Grecia resta al tavolo dei negoziati” e “cerca fino alla fine un accordo sostenibile per restare nell’euro”.

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La controproposta del governo greco segue quella del presidente dell’esecutivo di Bruxelles, Jean-Claude Juncker, presentata ieri sera al premier greco, Alexis Tsipras.

Secondo il giornale, alcune fonti hanno rivelato che la pressione causata dalla chiusura delle banche come pure dalla fine del programma di aiuti che scade oggi ha indotto diversi membri del governo ad esortare il premier ad accettare l’offerta fatta da Juncker. Secondo le stesse fonti, l’ufficio del premier avrebbe già informato la Commissione europea che Tsipras sta esaminando la proposta.

Grecia verso il default: oggi scade il termine per il rimborso di 1,7 miliardi all’Fmi che Atene non intende rispettare e a mezzanotte termina anche il programma di aiuti della troika. La Bce considera possibile la Grexit, ipotesi contro cui Varoufakis minaccia il ricorso alla Corte di giustizia Ue. Il premier Renzi assicura che l’Italia non rischia il contagio. Ma nelle ultime ore sembra riaprirsi il dialogo.

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Renzi, Italia è già fuori da linea del fuoco. L’Italia è già fuori dalla linea del fuoco dei rischi di un eventuale default greco. Lo assicura il premier Matteo Renzi in una lunga intervista in prima pagina al direttore del Sole24Ore. “Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l’economia sta tornando alla crescita e l’ombrello della Bce ci mette al riparo”.

Turchia, siamo pronti ad aiutare Atene. La Turchia è pronta ad aiutare la Grecia ed è disposta a rafforzare la cooperazione in settori chiave come il turismo, l’energia e il commercio. Lo ha annunciato il premier turco Ahmet Davutoglu precisando che Ankara non ha alcun interesse ad assistere al suo declino. Davutoglu ha aggiunto che nei prossimi giorni sara’ organizzato un incontro economico di alto livello tra rappresentanti dei due Paesi.

Schaeuble, Atene non dovrà lasciare euro anche se vota no. La Grecia non sarà costretta a lasciare l’euro anche se i greci voteranno ‘no’ al referendum del 5 luglio, ha affermato Wolfgang Schaeuble, secondo quanto riferito da un parlamentare della Cdu che ha partecipato a un incontro col ministro delle Finanze tedesco. Da parte sua il cancelliere tedesco, Angela Merkel ha detto che la “porta resta aperta per ulteriori trattative”, ma il piano di aiuti in vigore scade stanotte e “non c’è nulla che cambi ciò”.

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Un inglese lancia la colletta: 3 euro per evitare il default. Il 29enne Thom Feeney, giovane manager di Londra, ha lanciato sul sito ‘Indiegogo’ una raccolta fondi per finanziare il salvataggio ellenico da 1,6 miliardi di euro. Basterebbe, ha calcolato il generoso dipendente della City, che ogni cittadino dell’Ue, con una popolazione di circa 503 milioni di abitanti, donasse la modica somma di tre euro. “Sembra che i politici, i premier e i ministri del Tesoro si stiano dimenticando chi è veramente colpito dalla crisi: il popolo greco. Se i governi non aiuteranno i greci, forse lo farà la gente in Europa”, ha detto Feeney. Anche se si tratta di una impresa quasi irrealizzabile, fino ad ora la campagna ha raccolto oltre 176mila euro, donate da più di 11mila persone. La promessa è che tutto il denaro raccolto andrà alla popolazione ellenica.


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