Grecia: equivoci per il documento tradotto male dall'inglese
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Grecia: equivoci per il documento tradotto male dall'inglese

Ad elettori e deputati ellenici è stato fornito un testo delle proposte europee dal senso completamente rovesciato per la mancanza di un “non”, ma Tsipras va avanti comunque<br>

Grecia: equivoci per il documento tradotto male dall'inglese
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3 Luglio 2015 - 11.47


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Gli elettori greci che domenica decideranno se approvare o respingere il documento ricevuto da parte dei creditori adesso devono affrontare una sfida in più: la traduzione del messaggio da inglese, che è stata diffusa in forma sbagliata.

Uno dei documenti, dal titolo “Analisi preliminare della sostenibilità del debito per la Grecia” chiarisce il punto di vista sul tema da parte delle istituzioni europee e del Fondo Monetario Internazionale, sintetizzando cinque mesi di colloqui con il governo greco. Ci sono tre scenari, e la conclusione del documento è che sotto i primi due ci sono “no sustatinable issues”, ovvero nessun problema di sostenibilità, quando vengono prese in considerazione le esigenze di finanziamento del Paese. Nella traduzione ufficiale fornita dal Ministero degli Esteri e inviata lunedi ai giornalisti però, mancava la parola “no”. Così il testo greco dice che al contrario esiste un problema di sostenibilità.

Inoltre, anche nel testo fornito al Parlamento greco prima che i legislatori fossero invitati ad approvare il referendum è caduto questo cruciale “no”, e la cosa autorizza gravin sospetti anche se i portavoce dei ministeri degli Interni e degli Esteri rifiutano di commentare l’errore.

I cittadini greci hanno appena tre giorni prima che si tenga dun referendum sull’opportunità di schierarsi con il loro governo e rifiutando ulteriore austerità, in un voto che potrebbe decidere il posto del Paese nella zona euro, ma così come avrebbero bisogno di un corso accelerato di finanza per capire un’ offerta altamente tecnica farebbero bene anche a rinfrescare il loro inglese.

Dal momento in cui i funzionari della UE hanno deciso di sospendere i negoziati sul debito, il primo ministro Alexis Tsipras ha intensificato ancora il suo impegno sostenendo che le dichiarazioni secondo cui la Grecia rischia l’espulsione dalla zona euro se vincesse “no” sono soltanto un bluff.
Il gruppo dei ministri delle finanze della zona euro ha accettato che i colloqui restino sospesi fino a quando la Grecia abvrà tenuto il referendum popolare: “Non ci saranno ulteriori colloqui nei prossimi giorni, né a livello di Eurogruppo, né tra le autorità greche e le istituzioni su proposte o accordi finanziari”, ha detto Jeroen Dijsselbloem , il presidente del gruppo. A sua volta, Tsipras sfida si è rivolto ai suoi concittadini ivolse ai suoi compagni greci in un discorso televisivo in diretta per dire che il suo Paese ha bisogno di nuove riforme, diverse da quelle su cui insistono i creditori internazionali. “Le riforme che servono alla Grecia sono diverse da quelle che ci sono state imposte per tanti anni, e che hanno portato a una catastrofe umanitaria, abbiamo bisogno invece di riforme che diano speranza e sicurezza”, ha insistito.

“Un ‘No’ come risposta sarebbe un passo importante per ottenere un accordo migliore e non significherebbe una rottura con l’Europa – ha continuato Tsipras – capisco perfettamente le difficoltà, e farò tutto quanto in mio potere in modo che siano temporanei e coloro che dicono che il governo ha un piano per uscire l’Europa mentono: il
referendum non ha nulla a che fare con la volontà della Grecia di restare nella zona euro, e di questo non si può dubitare”.
Tsipras aggiunge che il suo governo sta affrontando le conseguenze di una lotta per una vita decente: “La prevalenza di posizioni estreme in Europa ha portato alla chiusura delle banche greche mirata a spaventare il cittadino greco medio, per proteggere il diritto dei nostri pensionati ad una pensione decente abbiamo combattuto per cinque mesi, e per questo adesso ci troviamo di fronte alla punizione”.

Concludendo il suo discorso, Tsipras ha assicurato ai greci che le difficoltà attuali non durerà per sempre. “Gli stipendi non saranno persi, i depositi di coloro che hanno scelto di mantenere il loro capitale nel paese non scompariranno,” ha concluso.

AI creditori internazionali, il premier ha detto che Atene potrebbe accettare la loro offerta di salvataggio se verranno cambiate alcune condizioni, ma la Germania ha riposto di non poter negoziare mentre si attende un referendum. I mercari internazionali hanno reagito con notevole calma alla crisi,
rafforzando i partners più intransigenti della zona euro, i quali dicono che Atene non può usare la minaccia di contagio verso altri Paesi europei come merce di scambio.

La cancelliera tedesca Angela Merkel afferma la Grecia non ha adempiuto ai suoi obblighi, anche se non ha escluso ulteriori negoziati dopo la consultazione popolare.
Nel terzo giorno di chiusura delle banche, lunghe code formate dinanzi ai bancomat , ed anche con un limite di prelievo di 60 euro al giorno ci sono stati segni di carenza di banconote, pare che i tagli da 50 e 20 euro si stiano esaurendo.

Circa mille sportelli di tutto il paese aperto per permettere ai pensionati di ritirare una somma limitata in contanti , visto che molti anziani in Grecia non hanno carte di credito o di debito.Kiki Rizopoulou, un pensionato 79 anni di età da Lamia , nella Grecia centrale ha dovuto viaggiare fino ad Atene per raccogliere la sua pensione, spendendo 20 dei 120 ero che riceve ogni mese: “me ne sono dovuti far prestare 50 e questo è molto imbarazzante,” ha commentato.

Fonti: Reuters, Agenzie

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