Hjiji Muttaz, il numero due dello Stato Islamico, è stato ucciso in un raid americano lo scorso 18 agosto. A confermarlo è stata la casa Bianca. “Fadhil Ahmad al-Hayali, noto anche come Hajji Mutazz”, ha affermato il portavoce Ned Price, “è morto mentre viaggiava su un veicolo diretto a Mosul, in Iraq, insieme a un altro operativo conosciuto come Abu Abdullah”. La sua morte, ha aggiunto Price, è destinata ad avere un “impatto negativo data la sua influenza sulle finance, i media, le operazioni e la logistica dell’Isis”.
Hajji Muttaz, ha continuato Price, “ha lavorato alle operazioni dell’Isis in entrambi i paesi e ha avuto in carico quelle in Iraq, dove ha pianificato le attività per i trascorsi due anni, compresa l’offensiva a Mosul nel giugno del 2014”. Prima di entrare nell’Isis, Hajji Muttaz faceva parte di al Qaeda. E ancora prima era un ex ufficiale nell’esercito di Saddam Hussein, quando questi era al potere in Iraq.
Già lo scorso dicembre Hajji Muttaz era statao dato per morto da funzionari del Pentagono, sebbene senza in dichiarazioni senza crisma dell’ufficialità. In quell’occasione vene fornito un altro degli pseudonimi del terrorista, Abu Muslim al-Turkmani. Oggi è la Casa Bianca a dichiarare che con la morte del numero due di Abi Bakr al Baghdad vuiene mene “il coordinatore principale del movimento di armi, esplosivi, veicoli e persone tra Iraq e Siria”.
Usa: “Isis usò armi chimiche in Iraq” – Le forze militari statunitensi hanno annunciato di avere le prove dell’uso da parte dei miliziani dello Stato Islamico di armi chimiche. “I test preliminari condotti mostrano tracce di iprite, anche conosciuto come gas mostarda, sui cannoni usati dall’Isis per attaccare le forze curde in Iraq”, ha infatti affermato un funzionario americano, sottolineando che i risultati non sono definitivi e che sono in corso altri test.
I test americani sono stati condotti su un frammento di mortaio che le forze curde hanno consegnato a quella americane. Non è chiaro dove l’Isis possa aver reperito armi chimiche, ma gli Stati Uniti stanno indagando da diverso tempo sulle indiscrezioni su un possibile uso di gas mostarda contro i curdi.
Una delle possibilità è che il Califfato abbia messo le mani su armi chimiche della Siria.