Traghetto urta barcone di migranti, annegano altri bimbi

L'impatto a largo della città portuale turca di Canakkale. Sono 13 i morti. Caos lungo la rotta balcanica. La notte scorsa un gommone è naufragato a Lesbo

Traghetto urta barcone di migranti, annegano altri bimbi
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20 Settembre 2015 - 18.02


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Trovato il cadavere di una bimba di 6 anni nelle acque dell’isola di Lesbo. Secondo le autorità locali, non è chiaro se la bambina sia annegata ieri o oggi.
Due sono i barconi affondati nelle vicinanze. Un naufragio è avvenuto al largo al largo della città portuale turca di Canakkale, nello scontro tra un gommone e un traghetto. Sono stati accertati ameno 13 morti. Tra questi quattro bambini. Il gommone era partito dal porto turco di Canakkale e diretto a Lesbo. I migranti salvati sono 20 mentre sono ancora 13 i dispersi. Il naufragio è stato localizzato da un elicottero lituano di Frontex.

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La scorsa notte, invece, un barcone affondato davanti all’isola greca di Lesbo. A bordo c’erano 46 persone e 26 risultano disperse. Una ventina i morti. Nelle stesse acque, ieri, è affondato un barcone con 27 persone a bordo: nella sciagura è morta una bimba di cinque anni e 13 persone risultano disperse, mentre 13 sono state salvate.

Nuove rotte Un dramma senza fine dei profughi in marcia lungo la rotta balcanica. La rotta della speranza infatti si è spostata dalla Serbia alla Croazia, dove nelle ultime 48 ore gli arrivi sono stati 17.089.

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In Austria, solo ieri ci sono stati 12.000-13.000 ingressi. Un totale di 12.000-13.000: lo ha detto il direttore della Croce Rossa austriaca, Gerry Foitik, all’agenzia Apa. La Bbc online scrive che i migranti erano stati inviati dalla Croazia in Ungheria, che a sua volta li ha mandati in Austria.

Situazione esplosiva I fatti degli ultimi due giorni ai confini dell’Ungheria hanno aperto uno scontro formale tra Zagabria e Budapest.
É stato chiusa infatti, dopo quella con la Serbia, anche la frontiera con la Croazia. Mentre Zagabria ha aperto un corridoio e continua a inviare bus e treni carichi di profughi verso il confine magiaro La Croazia chiede aiuto e afferma di aver raggiunto il numero limite di profughi, per gli equilibri e la sicurezza nazionali.

Ungheria chiama i riservisti Nel caos dei Balcani alle prese con il dramma dei profughi, è esplosa la [url”tensione”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=78841&typeb=0&contro-i-migranti-l-ungheria-chiama-i-riservisti[/url] fra Ungheria e Croazia. Dopo che il governo di Zagabria ha deciso di smistare verso la frontiera magiara e slovena le migliaia di migranti riversatisi in poche ore in Croazia dalla vicina Serbia, isolata a nord dal muro invalicabile voluto dal premier Viktor Orban.

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Canale di Sicilia Riprende il flusso anche verso la Sicilia, dopo lo stop di alcuni giorni di stop per cattiva navigabilità. 4.541 il numero dei migranti soccorsi nelle ultime 24. ore . “Un fiume di persone” così ha definito uno dei soccorritori lo sbarco dei gommoni, tutti provenienti dalla Libia

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