Algeria, criticò il presidente Bouteflika: morto per sciopero della fame il giornalista Tamalt
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Algeria, criticò il presidente Bouteflika: morto per sciopero della fame il giornalista Tamalt

È deceduto in carcere per protesta contro la sua condanna a due anni per vilipendio nei confronti del presidente.

Mohamed Tamalt
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12 Dicembre 2016 - 17.13


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Il giornalista e blogger algerino Mohamed Tamalt, conosciuto per le sue critiche nei confronti delle autorità algerine, è morto all’alba di domenica a seguito di uno sciopero della fame in carcere per protesta contro la sua condanna a due anni per vilipendio nei confronti del presidente. Secondo la condanna aveva “diffamato” il presidente Abdelaziz Bouteflika. Lo riferisce il quotidiano marocchino Akhbarona riportando le dichiarazioni dell’avvocato di Tamalt, Amin Saidhum.
Il blogger, afferma Saidhum, era entrato in coma da alcuni mesi per lo sciopero della fame ed è morto domenica all’ospedale di Bab Elwad.
Fonti ufficiali della sicurezza algerina hanno confermato alla France Presse il decesso di Tamalt.
Il blogger era stato condannato l’11 luglio scorso a due anni di carcere ed a una multa di 1.600 euro. Tale condanna era stata confermata in appello il 9 agosto.
Nell’agosto scorso l’organizzazione Human Rights Watch aveva chiesto alle autorità di annullare la sentenza nei confronti di Tamlat, che aveva anche la cittadinanza britannica.

Mohamed Tamalt, residente a Londra, era stato arrestato nel Paese nordafricano dopo aver pubblicato sul suo blog e su Facebook articoli e commenti critici nei confronti del capo di Stato.

Sulla vicenda del cronista, deceduto a soli 42 anni nell’ospedale penitenziario, ha aperto un’inchiesta Reporters sans frontieres.
Tra i pochi presidenti nordafricani sopravvissuti ai rivolgimenti della cosiddetta Primavera araba, Bouteflika è  al potere dal 1999.

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