Lui si agito, strizza l’occhio come sempre all’America razzista e sparge fake news scavalcando l’estrema destra complottasti.
Ma per il miliardario xenofobo la strada sembra in salita: la popolarità di Donald Trump è scesa in picchiata nell’ultimo mese, passando dal record del 49% di maggio, nel mezzo dell’emergenza coronavirus, all’attuale 39%.
E’ quanto emerge da un sondaggio di Gallup, che registra anche un arretramento di 7 punti tra i repubblicani, tra i quali gode comunque un gradimento dell’85%.
Sul fronte opposto, invece, solo il 5% dei democratici approvano l’operato di Trump, mentre – ed è questo il dato politicamente più preoccupante – il tasso di popolarità tra gli indipendenti scende di 7 punti, al 39%.
Negli scorsi decenni solo George Bush padre e Jimmy Carter hanno avuto tassi di popolarità intorno al 30% nel mese di giugno dell’anno delle elezioni per la rielezione che poi entrambi persero. Un segnale negativo per Trump arriva anche dal fatto che è anche scesa in modo sensibile la fiducia che gli americani hanno dato alla politica economica del presidente in questi anni di crescita economica.
A gennaio era al 63% ora è al 47%. Da quando è alla Casa Bianca, Trump è stato solo una volta sotto il 50%, nel novembre 2017, per quanto riguarda la fiducia nella sua politica economica. Per quanto riguarda poi il coronavirus, anche su questo Trump perde terreno: il 42% ora approva la sua gestione della crisi, mentre in aprile era il 50%.
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