Negli Stati Uniti i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie non hanno ancora preso alcuna decisione sul piano di vaccinazione nelle carceri, anche se sembra che il personale carcerario (ma non i detenuti) possa essere incluso nella seconda fase di distribuzione.
La pandemia ha visto le carceri e le prigioni americane diventare punti caldi nella diffusione del Covid. Gli individui in cella hanno quasi quattro volte più probabilità di contrarre l’infezione rispetto al resto della popolazione e il doppio delle probabilità di morire, secondo uno studio della Commissione nazionale su COVID-19.
Con l’aumento dei casi di coronavirus e dei relativi decessi, gli esperti stanno mettendo in dubbio l’etica con cui i governi intendono distribuire i primi vaccini e una ricerca condotta dall’università di Oxford suggerisce che le persone in carcere dovrebbero essere tra i primi gruppi a ricevere il vaccino proprio perchè rinchiuse in luoghi ad alta trasmissibilità.
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