La Russia: "Probabile che l'Ema approvi il vaccino Sputnik dopo giugno"

La previsione di Kirill Dmitriev, ad del Fondo russo di investimenti diretti (Rdif), che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del siero.

Kirill Dmitriev
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20 Marzo 2021 - 10.50


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I contatti tra Ue e Russia riguardo la questione dei vaccini sono sempre più ravvicinati.
Le cancellerie di mezza Europa fremono affinchè l’Ema avvii le pratiche per l’approvazione del vaccino russo Sputnik.
Anche Mario Draghi nella conferenza stampa di presentazione del decreto “Sostegni” di ieri ha dato il suo placet all’utilizzo del siero russo in caso di approvazione dell’Ema, in rafforzo delle posizioni già espresse da molti paesi Nordeuropei.
L’Unione Europea sulla questione è piuttosto algida in quanto avverte la pressione americana sull’utilizzo, da parte degli europei stessi, del vaccino russo.
L’amministrazione Biden non vuole che l’Ue si avvicini troppo alla Russia con accordi vincolanti e rapporti commerciali più profondi di quelli già esistenti, però dall’altro lato ancora non ha sbloccato le esportazioni di dosi extra di vaccino di cui gli Usa dispongono.
Intanto la Russia prova comunque ad inserirsi con dichiarazioni strategiche e ficcanti per sbloccare la trattativa con l’Ue questa volta per mezzo di Kirill Dmitriev, ad del Fondo russo di investimenti diretti (Rdif), che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del siero: “Se sarà approvato – probabilmente dopo giugno – potremo consegnare 100 milioni di dosi a 50 milioni persone nell’Ue entro tre, quattro mesi”.
La Russia si aspetta che, dopo l’Ungheria, altri Paesi dell’Ue approvino il vaccino a prescindere dalla valutazione dell’Ema.
L’ad del fondo sovrano russo, che è responsabile della distribuzione internazionale del siero, ha spiegato che negli Stati che daranno via libera al vaccino le prime dosi potrebbero arrivare già il mese prossimo.

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“Ora aspettiamo una delegazione dell’Ema a metà aprile e speriamo che la decisione sullo Sputnik V sia puramente scientifica, non politica”, ha aggiunto.
Dmitriev ha quindi confermato i piani di produrre il vaccino in Germania ed in altri Paesi europei.

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