La Bielorussia ha detto di non considerare come una provocazione da parte di Varsavia ma un semplice errore del pilota lo sconfinamento di un elicottero militare polacco sul territorio bielorusso denunciato il primo settembre. Lo ha detto il ministro della Difesa, Viktor Khrenin, citato dall’agenzia russa Ria Novosti.
«Non si tratta di niente di più che un pilota scarsamente addestrato», ha affermato Khrenin, aggiungendo che la parte bielorussa sapeva che l’elicottero era impegnato in un’operazione di pattugliamento e che le forze di Minsk e Varsavia continuano a comunicare tra loro per garantire la sicurezza dei voli.
Il Comitato bielorusso per le frontiere aveva riferito venerdì che un elicottero militare polacco Mi-24 aveva violato il confine spingendosi fino a 1.200 metri in territorio bielorusso nella regione di Grodno volando ad una quota molto bassa. Wojciech Filimonovich, l’incaricato d’affari polacco a Minsk, era stato convocato al ministero degli Esteri per ricevere una nota di protesta. Da parte loro le forze armate polacche hanno negato lo sconfinamento, parlando di «bugie e provocazioni da parte bielorussa»
Varsavia nega e respinge le accuse bielorusse
Varsavia nega categoricamente di aver violato lo spazio aereo bielorusso con i suoi elicotteri militari. «Si tratta di menzogne e provocazioni da parte bielorussa», ha affermato Jacek Goryszewski, portavoce del comando operativo delle forze armate polacche. «Non c’è stata assolutamente nessuna violazione di questo tipo», ha concluso interpellato dalla stampa. Tra Varsavia e Minsk, sulla scia della guerra in Ucraina, le tensioni sono cresciute nelle ultime settimane con reciproche accuse per violazioni dei rispettivi spazi aerei.