Gaza, offerta di tregua israeliana: i dettagli
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Gaza, offerta di tregua israeliana: i dettagli

L'emittente televisiva libanese «Al Mayadeen», considerata vicina a Hezbollah, ha pubblicato sul suo sito quelli che sostiene siano i dettagli di un'offerta di tregua israeliana per la Striscia di Gaza.

Gaza, offerta di tregua israeliana: i dettagli
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15 Febbraio 2024 - 16.20


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L’emittente televisiva libanese «Al Mayadeen», considerata vicina a Hezbollah, ha pubblicato sul suo sito quelli che sostiene siano i dettagli di un’offerta di tregua israeliana per la Striscia di Gaza.

Secondo un articolo pubblicato oggi e che cita fonti di Hamas, la proposta israeliana prevederebbe tre fasi. Il primo durerebbe 35 giorni, con un’estensione facoltativa di una settimana, e vedrebbe un ritiro dell’IDF dalle aree «densamente popolate» all’interno della Striscia – ma non da tutte le aree abitate – e una «riabilitazione» degli ospedali sotto la supervisione israeliana – ma non la loro ricostruzione.

I caccia e i velivoli di sorveglianza dell’IAF si asterranno dal sorvolare Gaza per sei ore al giorno, e 500 camion umanitari entreranno quotidianamente nella Striscia. A cinquanta palestinesi feriti di età superiore ai 50 anni sarà permesso di lasciare Gaza ogni giorno per essere curati.

Nella prima fase, Israele rilascerebbe tre prigionieri palestinesi, tra cui alcuni che scontano lunghe condanne, in cambio di ciascuno di un numero imprecisato di ostaggi israeliani, scelti tra civili e donne soldato.

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La seconda fase, secondo fonti di Hamas citate da «al Mayadeen», durerebbe 30 giorni e prevederebbe lo scambio di un numero imprecisato di detenuti palestinesi in cambio di ostaggi.

Le forze israeliane non si ritirerebbero da Gaza in questa fase, ma Israele sarebbe disposto a «considerare» il ritorno dei civili sfollati al loro luogo di residenza, secondo il quotidiano libanese. Non vengono forniti dettagli sui tempi né sulle modalità della terza fase. I garanti dell’accordo proposto da Israele, secondo al Mayadeen, sarebbero Usa, Egitto e Qatar, ma non Turchia e Russia, come aveva chiesto Hamas.

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