Solo un paio di giorni fa la Giordania, che ha un ruolo sulla spianata delle moschee, aveva detto che Natanyahu sta giocando con il fuoco. Ma non è bastato.
Israele sta imponendo nuove restrizioni all’ingresso alla moschea di Al-Aqsa il primo venerdì di Ramadan, compreso l’obbligo di ottenere un permesso e una carta magnetica valida per quel giorno.
La polizia israeliana ha rilasciato una dichiarazione affermando che le notizie che circolano sull’istituzione di barriere e cancelli per impedire l’accesso al complesso sono infondate e mirano a “infiammare l’atmosfera”. Si informa che sono in corso lavori di manutenzione per sostituire il cancello di sicurezza.
L’emittente pubblica israeliana ha riferito che la polizia intensificherà la sua presenza a Gerusalemme e dintorni, dispiegando 3.000 agenti in preparazione alla prima preghiera del venerdì del Ramadan.