L’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Volker Türk, denuncia che il piano israeliano per Gaza compromette la sopravvivenza dei civili e viola il diritto internazionale.
Il piano israeliano per la gestione degli aiuti umanitari a Gaza ha suscitato forti critiche da parte delle Nazioni Unite e di organizzazioni umanitarie internazionali. L’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, Volker Türk, ha espresso profonda preoccupazione, affermando che le misure proposte da Israele mettono a rischio la sopravvivenza della popolazione civile e violano il diritto internazionale umanitario.
Il piano prevede la creazione di una “Fondazione Umanitaria per Gaza” controllata da Israele, con punti di distribuzione degli aiuti gestiti da militari israeliani e appaltatori privati. Secondo le agenzie umanitarie, questo approccio compromette la neutralità dell’assistenza e potrebbe facilitare trasferimenti forzati della popolazione palestinese.
Inoltre, il piano limita l’accesso agli aiuti a soli 60 camion al giorno, circa il 10% del volume necessario, aggravando la crisi umanitaria in corso. Le Nazioni Unite e diverse ONG hanno chiesto a Israele di revocare queste restrizioni e di consentire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli.