Israele riapre agli aiuti? No, è solo una goccia nel mare. Una finta apertura per rabbonire Trump e basta.
La prima è arrivata dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il quale ha affermato che, sebbene Israele abbia consentito una ripresa minima degli aiuti umanitari, si tratta solo di “una goccia nel mare”.
Ma non è questa la dichiarazione che sta facendo più rumore. La più significativa è quella congiunta di Regno Unito, Francia e Canada, che hanno annunciato l’intenzione di adottare misure, incluse sanzioni, contro Israele se non interromperà l’azione militare a Gaza, non solleverà il blocco sugli aiuti umanitari destinati ai civili palestinesi e non fermerà l’espansione degli insediamenti illegali nei territori occupati della Cisgiordania – un tema che molti Paesi sembrano aver dimenticato.
Israele ha infatti continuato a espandere questi insediamenti illegali approfittando della copertura fornita dal conflitto, facendo passare queste politiche nel parlamento israeliano mentre tutta l’attenzione era concentrata sulla guerra a Gaza. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione.