L'Autorità nazionale palestinese lavora per un incontro con Papa Leone XIV
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L'Autorità nazionale palestinese lavora per un incontro con Papa Leone XIV

il vicepresidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), Hussein al-Sheikh, ha dichiarato che sono in corso sforzi per organizzare un incontro con Papa Leone XIV

L'Autorità nazionale palestinese lavora per un incontro con Papa Leone XIV
Hussein al-Sheikh vice-presidente Anp
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22 Maggio 2025 - 13.45


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Il vicepresidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), Hussein al-Sheikh, ha dichiarato che sono in corso sforzi per organizzare un incontro con Papa Leone XIV, esprimendo gratitudine per l’impegno della Chiesa e le parole del Pontefice sulla crisi umanitaria a Gaza.

Al-Sheikh ha sottolineato l’importanza di proteggere la presenza cristiana nei territori palestinesi e ha ribadito la sua disponibilità a firmare un accordo per uno Stato unico con pari diritti per tutti i cittadini, qualora la soluzione dei due Stati non fosse più perseguibile.

Crisi umanitaria a Gaza

Nel frattempo, la situazione a Gaza continua a deteriorarsi. Israele ha intensificato le operazioni militari, con bombardamenti che hanno causato la morte di almeno 98 palestinesi nelle ultime 24 ore, inclusi nove membri della stessa famiglia a Deir al-Balah.

L’ospedale Al-Awda, uno dei pochi ancora operativi nel nord di Gaza, è stato colpito da bombardamenti israeliani, provocando un incendio nel magazzino dei medicinali e mettendo a rischio la vita di pazienti e personale medico.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il sistema sanitario di Gaza è “oltre il punto di rottura”, con ospedali come Nasser, al-Amal e al-Aqsa che operano in condizioni critiche a causa della carenza di forniture mediche e dell’intensificarsi dei combattimenti.

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Appello del Papa

Durante la sua prima udienza generale, Papa Leone XIV ha rinnovato l’appello per consentire l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza e per porre fine alle ostilità, sottolineando che il prezzo più alto viene pagato da bambini, anziani e malati.

La comunità internazionale ha espresso crescente preoccupazione per la situazione a Gaza. Il Regno Unito ha sospeso i negoziati commerciali con Israele e imposto sanzioni a leader dei coloni in Cisgiordania, mentre altri paesi hanno convocato gli ambasciatori israeliani per chiedere spiegazioni sulle azioni militari.

Nonostante le pressioni, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che le operazioni militari continueranno fino alla sconfitta completa di Hamas, mantenendo il controllo totale su Gaza.

La crisi umanitaria a Gaza si aggrava di giorno in giorno, con oltre 53.000 palestinesi uccisi dall’inizio del conflitto e una popolazione civile che affronta fame, malattie e sfollamenti massicci.

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