Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 17% su alimenti e prodotti agricoli europei nel corso di colloqui tenutisi a Washington questa settimana. Le misure colpirebbero una vasta gamma di beni, dal cioccolato belga al burro Kerrygold irlandese, fino all’olio d’oliva italiano, spagnolo e francese, tutti molto popolari sul mercato statunitense.
Secondo quanto riportato dal Financial Times e confermato da fonti diplomatiche, il commissario europeo al commercio Maroš Šefčovič avrebbe ricevuto l’avvertimento giovedì durante un incontro con il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, il rappresentante per il commercio Jamieson Greer e il segretario al Commercio Howard Lutnick. Gli ambasciatori dell’UE sono stati informati della minaccia venerdì.
Nonostante ciò, Bruxelles mantiene un cauto ottimismo, auspicando un accordo politico di alto livello. Tuttavia, la minaccia evidenzia l’approccio aggressivo degli Stati Uniti, che cercano di ottenere concessioni rilevanti da parte europea. Trump, che in passato ha definito l’UE “più ostile della Cina” in materia commerciale, ha annunciato che invierà lettere a una dozzina di Paesi per comunicare l’introduzione di dazi permanenti fino al 70% a partire dal 9 luglio, data da lui stesso fissata come scadenza per raggiungere un’intesa tariffaria con oltre 60 nazioni, dal Giappone al Lesotho.
“Le tariffe varieranno tra il 60-70% e il 10-20%, ma le lettere cominceranno a partire già da domani,” ha dichiarato ai giornalisti.
Il portavoce della Commissione europea al commercio, Olof Gill, ha confermato venerdì sera che l’UE “privilegia una soluzione negoziata” e che “sono stati compiuti progressi verso un accordo di principio durante l’ultimo ciclo di negoziati”, i quali proseguiranno nel fine settimana.
Tuttavia, Bruxelles ha anche ribadito di essere pronta a reagire con misure di ritorsione, che potrebbero includere dazi su prodotti come il Bourbon americano o i Boeing 747, qualora Trump decidesse di abbandonare i negoziati entro mercoledì.
Giovedì, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha confermato l’obiettivo dell’UE di arrivare a un accordo quadro, giudicando irrealistico concludere un’intesa complessiva nei tempi ristretti rimasti. Tra le richieste immediate dell’UE figura anche un alleggerimento dei dazi su settori strategici, come quello automobilistico, attualmente soggetto a un’imposta del 27,5%, contro il 2,5% in vigore prima dell’avvio delle politiche protezionistiche di Trump.
“Il nostro obiettivo è un accordo di principio”, ha dichiarato von der Leyen dalla Danimarca. “È lo stesso approccio adottato anche dal Regno Unito.”
La sospensione di 90 giorni delle cosiddette “tariffe di liberazione” di Trump scadrà mercoledì per oltre 60 Paesi, inclusa l’UE, che nei giorni scorsi è stata ulteriormente minacciata da un aumento tariffario fino al 50%.
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