Il M5s Toscana approva l’alleanza con Giani, ma la base resta divisa

Gli iscritti del Movimento 5 Stelle in Toscana hanno dato il via libera alla candidatura di Eugenio Giani alla presidenza della Regione, sostenendo la partecipazione alla coalizione guidata dal Partito Democratico in opposizione al centro-destra.

Il M5s Toscana approva l’alleanza con Giani, ma la base resta divisa
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7 Agosto 2025 - 20.15


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Gli iscritti del Movimento 5 Stelle in Toscana hanno dato il via libera alla candidatura di Eugenio Giani alla presidenza della Regione, sostenendo la partecipazione alla coalizione guidata dal Partito Democratico in opposizione al centro-destra.

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La decisione è stata presa attraverso un voto online sulla piattaforma Skyvote, con il 60% dei consensi (1.538 voti su 2.568 votanti) a favore dell’opzione che prevede un “pieno e completo accordo” programmatico con il PD. Tuttavia, la scelta non è stata priva di tensioni, riflettendo una spaccatura interna che ha richiesto l’intervento diretto del leader Giuseppe Conte.

La consultazione è arrivata dopo un lungo confronto tra gli iscritti, culminato in una riunione online che ha messo in luce profonde divisioni. Conte, consapevole delle resistenze, ha optato per il voto online per risolvere il “grande dilemma” della base, come ha dichiarato in una diretta social: “In Toscana, la nostra comunità è ancora lacerata. Dopo tante riunioni, ho toccato con mano che c’è una grande frattura. L’unico modo di uscirne è il voto online”.

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Il leader ha sottolineato la difficoltà della scelta, considerando i cinque anni di opposizione del M5S alla giunta Giani: “Per noi è un sacrificio enorme” ha aggiunto, evidenziando il peso di un’alleanza con un candidato percepito come distante dai valori storici del Movimento.Le perplessità non sono mancate, soprattutto tra gli iscritti di Livorno, Empoli e Carrara, che hanno espresso dubbi sul sostegno a Giani, figura di spicco dell’area riformista del Pd.

Alcuni gruppi territoriali avevano persino diffuso comunicati contrari all’intesa, denunciando la continuità politica di Giani come un ostacolo a un’alleanza coerente con i principi del M5S. Nonostante ciò, Conte ha spinto per un accordo, anche per rafforzare l’asse nazionale con il Pd in vista di altre sfide regionali, come quella in Campania con Roberto Fico. La decisione finale, sancita dal voto, rappresenta un compromesso che non ha pienamente sanato le divisioni interne, ma che permette al M5S di entrare nella coalizione con garanzie programmatiche.

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