Appello di 25 Paesi per fermare la carestia a Gaza: Italia assente dalla dichiarazione internazionale

I ministri degli Esteri di 25 Paesi – tra cui Regno Unito, Australia, Francia, Spagna e Giappone – oltre a due firmatari dell’Unione Europea, hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui affermano che «la sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili»

Appello di 25 Paesi per fermare la carestia a Gaza: Italia assente dalla dichiarazione internazionale
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12 Agosto 2025 - 17.56


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I ministri degli Esteri di 25 Paesi – tra cui Regno Unito, Australia, Francia, Spagna e Giappone – oltre a due firmatari dell’Unione Europea, hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui affermano che «la sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili» e chiedono al governo di Israele di consentire l’ingresso degli aiuti e di permettere agli operatori umanitari essenziali di operare nella Striscia.

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Dichiarazione integrale:

La sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili. La carestia si sta manifestando sotto i nostri occhi. È necessario agire urgentemente per fermare e invertire il corso della fame. Lo spazio umanitario deve essere protetto e gli aiuti non devono mai essere politicizzati.

Tuttavia, a causa di nuove restrizioni nei requisiti di registrazione, le principali ONG internazionali potrebbero essere costrette a lasciare i Territori Palestinesi Occupati a breve, aggravando ulteriormente la situazione umanitaria. Chiediamo al governo di Israele di autorizzare tutte le spedizioni di aiuti delle ONG internazionali e di rimuovere gli ostacoli che impediscono agli operatori umanitari essenziali di operare. Devono essere adottati immediatamente, in modo permanente e concreto, provvedimenti per facilitare un accesso sicuro e su larga scala per le Nazioni Unite, le ONG internazionali e i partner umanitari. Tutti i valichi e le rotte disponibili devono essere utilizzati per far arrivare un flusso massiccio di aiuti a Gaza, inclusi cibo, prodotti nutrizionali, rifugi, carburante, acqua potabile, medicine e attrezzature mediche. La forza letale non deve essere impiegata nei siti di distribuzione e i civili, gli operatori umanitari e il personale medico devono essere protetti.

Siamo grati a Stati Uniti, Qatar ed Egitto per i loro sforzi nel promuovere un cessate il fuoco e perseguire la pace. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco che possa porre fine alla guerra, del rilascio degli ostaggi e dell’ingresso degli aiuti a Gaza via terra senza ostacoli.

Firmatari: Australia, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Hanno inoltre firmato l’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, il Commissario europeo per il Mediterraneo e il Commissario europeo per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi.

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