Se i “volenterosi” non dimostreranno davvero di esserlo, Donald Trump finirà per concedere a Vladimir Putin tutto ciò che desidera. Del destino dell’Ucraina, infatti, all’ex presidente americano interessa poco: ciò che lo attrae è la possibilità di speculare sulle terre rare e, soprattutto, di infliggere un dispetto all’Europa ogni volta che se ne presenta l’occasione. In questo quadro, sono soltanto i Paesi della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” a poter garantire un sostegno reale e duraturo a Kyiv.
Mentre Washington si prepara ad accogliere Volodymyr Zelensky per un incontro cruciale con Trump lunedì, i leader europei che compongono questa partnership informale di Paesi occidentali impegnati a sostenere l’Ucraina terranno domenica una videoconferenza per cercare di tutelare un accordo di pace che non si traduca in una ricompensa all’aggressione russa.
La riunione virtuale sarà co-presieduta dal primo ministro britannico Keir Starmer, dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere tedesco Friedrich Merz.
Al vertice della Nato all’Aia del 24 giugno 2025, Macron, Merz e Starmer si erano già incontrati a margine dei lavori, posando insieme per una foto ufficiale.
Al summit di Anchorage, in Alaska, venerdì, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto il ritiro dell’Ucraina da Donetsk e Luhansk come condizione per porre fine alla guerra, offrendo però a Trump un congelamento delle ostilità lungo il resto della linea del fronte. Lo hanno riferito al Guardian due fonti con conoscenza diretta dei colloqui.
Secondo indiscrezioni, Trump avrebbe appoggiato il piano di cedere alla Russia i territori ucraini non ancora occupati per accelerare la fine del conflitto. L’ex presidente avrebbe detto ai leader europei di ritenere possibile un accordo di pace se Zelensky accettasse di rinunciare alla regione del Donbas (che comprende Donetsk e Luhansk).
I leader europei hanno ribadito più volte che Zelensky – finora rimasto ai margini della diplomazia tra Stati Uniti e Russia – deve avere un ruolo centrale nei futuri negoziati, poiché nessuna pace potrà essere duratura senza il suo contributo.
In una dichiarazione diffusa sabato, al termine dei colloqui di Anchorage tra Trump e Putin, che si sono chiusi senza svolte decisive, Starmer ha scritto su X:
“Gli sforzi del presidente Trump ci hanno portato più vicini che mai alla fine della guerra illegale della Russia in Ucraina. La sua leadership, volta a porre fine alle uccisioni, merita di essere riconosciuta.
Anche se progressi sono stati fatti, i prossimi passi devono includere ulteriori colloqui con la partecipazione del presidente Zelenskyj. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza di lui.”