Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato ì che revocherà il visto del presidente colombiano Gustavo Petro per le sue “azioni incendiarie” durante una manifestazione pro-Palestina a New York.
«Oggi il presidente colombiano @petrogustavo ha preso la parola in una strada di New York invitando i soldati americani a disobbedire agli ordini e incitare alla violenza», ha scritto il Dipartimento di Stato su X. «Revocheremo il visto di Petro a causa delle sue azioni spericolate e incendiarie».
Sul proprio account social, Petro ha condiviso un video che lo ritrae mentre, parlando in spagnolo attraverso un megafono a una folla numerosa, chiedeva alle “nazioni del mondo” di contribuire con soldati a un esercito “più grande di quello degli Stati Uniti”.
«Per questo, da qui a New York, chiedo a tutti i soldati dell’esercito americano di non puntare i loro fucili contro l’umanità. Disobbedite all’ordine di Trump! Obbedite all’ordine dell’umanità!», ha dichiarato Petro.
Secondo i media colombiani, il presidente era già in viaggio verso Bogotá nella notte di venerdì. Petro si trovava a New York per l’Assemblea generale dell’Onu, dove aveva attaccato duramente l’amministrazione Trump e invocato un’inchiesta penale contro i recenti raid americani contro presunte imbarcazioni di narcotrafficanti nei Caraibi.
Il presidente colombiano ha denunciato che negli attacchi sono morti giovani poveri e disarmati – più di una dozzina in totale – mentre Washington sostiene che si tratti di operazioni anti-droga al largo del Venezuela, il cui presidente è accusato dagli Stati Uniti di guidare un cartello.
Trump ha dispiegato otto navi da guerra e un sottomarino nel sud dei Caraibi, nella più imponente operazione militare americana nella regione da anni, alimentando i timori di un’invasione a Caracas. Petro, ricordando che la Colombia è il principale produttore mondiale di cocaina, ha affermato di sospettare che tra le vittime dei raid vi fossero anche cittadini colombiani.
La scorsa settimana l’amministrazione Trump ha decertificato la Colombia come alleato nella lotta al narcotraffico, fermandosi però prima di imporre sanzioni economiche. Nonostante lo storico legame tra i due Paesi, le relazioni si sono incrinate sotto la presidenza di Petro, il primo leader di sinistra della Colombia.
Il ministro dell’Interno Armando Benedetti ha scritto su X che sarebbe dovuto essere revocato il visto al premier israeliano Benjamin Netanyahu, «ma poiché l’impero lo protegge, se la prende con l’unico presidente che ha avuto il coraggio di dirgli la verità in faccia».
