Nonostante le testimonianze concordi di tutti gli italiani già rientrati e degli altri attivisti della flottiglia, che hanno denunciato maltrattamenti, umiliazioni e privazioni durante la detenzione, Israele continua a negare ogni responsabilità.
La replica del ministero degli Esteri israeliano è arrivata su X: “Le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della flottiglia Hamas-Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati”, ha scritto il ministero.
“È interessante notare che Greta stessa e altri detenuti si sono rifiutati di accelerare la loro espulsione e hanno insistito per prolungare la loro permanenza in custodia – ha aggiunto –. Greta inoltre non ha presentato reclamo alle autorità israeliane per nessuna di queste accuse ridicole e infondate, perché non si sono mai verificate”.
Una versione che appare in netto contrasto con i racconti dei partecipanti alla flottiglia, i quali hanno descritto condizioni dure, violenze fisiche e psicologiche, e la totale assenza di assistenza durante la detenzione. Tutte le testimonianze finora raccolte coincidono nel denunciare le brutalità subite, smentendo la narrazione ufficiale diffusa da Israele.