Le attiviste malesi raccontano la crudeltà della polizia israeliana: niente cibo, costrette a bere da water

Le cantanti e attrici malesi Heliza Helmi e Hazwani Helmi, che hanno partecipato alla missione della Global Sumud Flotilla per portare aiuti a Gaza, hanno descritto un trattamento “brutale” e “crudele” da parte delle forze israeliane

Le attiviste malesi raccontano la crudeltà della polizia israeliana: niente cibo, costrette a bere da water
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5 Ottobre 2025 - 22.37


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Le cantanti e attrici malesi Heliza Helmi e Hazwani Helmi, che hanno partecipato alla missione della Global Sumud Flotilla per portare aiuti a Gaza, hanno descritto un trattamento “brutale” e “crudele” da parte delle forze israeliane dopo l’attacco alla loro imbarcazione.

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Un aereo con a bordo gli attivisti della flottiglia, attaccati e poi detenuti da Israele in acque internazionali, è atterrato sabato all’aeroporto di Istanbul. Sul volo sono stati deportati 137 partecipanti alla missione umanitaria, tra cui 36 cittadini turchi e 23 malesi.

Parlando all’agenzia di stampa Anadolu, le due sorelle hanno raccontato le dure condizioni della loro detenzione.

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«Riesci a immaginare che abbiamo bevuto l’acqua del water? Alcune persone stavano molto, molto male, ma loro [gli israeliani] dicevano: “Sono morti? No? Allora non è un mio problema”», ha riferito Hazwani Helmi. «Sono persone davvero, davvero crudeli».

Heliza Helmi ha inoltre raccontato di essere rimasta senza cibo per giorni. «Ho mangiato il 1º ottobre. Oggi è il mio primo pasto», ha detto sabato. «Per tre giorni non ho mangiato nulla – ho solo bevuto dal water».

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