In un clima di cordialità e urgenza umanitaria, Papa Leone XIV ha ricevuto oggi in udienza privata il presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas, nel Palazzo Apostolico. Si tratta del primo incontro ufficiale tra i due leader, che segue una telefonata dello scorso luglio e celebra il decennale dell’Accordo Globale tra Santa Sede e Palestina, firmato nel 2015.
L’udienza, durata circa un’ora, si è svolta alla presenza di un interprete nella Biblioteca papale. Al centro del dialogo, l’emergenza umanitaria a Gaza, dove la popolazione civile continua a soffrire nonostante la tregua siglata il 10 ottobre. La Santa Sede ha sottolineato in un comunicato ufficiale “l’urgenza di prestare soccorso alla popolazione civile di Gaza e di porre termine al conflitto, perseguendo la prospettiva della soluzione a due Stati”.
Abbas, giunto in Vaticano con una delegazione di dieci persone e accolto nel Cortile di San Damaso, ha portato in dono un grande ritratto del Pontefice. Il presidente palestinese ha iniziato il suo viaggio in Italia con una visita personale alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sulla tomba di Papa Francesco, definito un “vecchio amico” che “ha fatto tanto per la Palestina e il popolo palestinese”.
Tra i momenti storici ricordati, l’incontro del 2014 a Betlemme e la piantagione di un ulivo della pace nei Giardini Vaticani con l’ex presidente israeliano Shimon Peres.
Il Pontefice ha ribadito la posizione storica della Santa Sede a favore dei due Stati, già espressa da Papa Francesco e dal cardinale Pietro Parolin. In recenti dichiarazioni da Castel Gandolfo, Leone XIV ha commentato la fragilità della tregua: “Grazie a Dio, almeno la prima fase dell’Accordo di pace ancora va avanti. Ora bisogna passare alla seconda fase, garantire i diritti di tutti i popoli e lavorare insieme per la giustizia”.
