Israele ha avviato la costruzione di un muro di cemento lungo la Linea Blu, il confine de facto stabilito dalle Nazioni Unite tra Israele e Libano dopo il ritiro israeliano del 2000. L’opera, che si estende tra il villaggio israeliano di Avivim e l’area di Jal el Deir – territorio libanese occupato – si colloca di fronte alle città di Maroun el Ras e Aitaroun, due località già colpite negli anni passati dagli scontri tra Hezbollah e l’esercito israeliano.
Secondo diverse fonti libanesi e arabe, le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno installando il muro su una porzione di territorio conteso, nei pressi di Jabal el Bat, a circa un chilometro all’interno del suolo libanese. La struttura, composta da blocchi di cemento armato e dotata di telecamere e sensori di sorveglianza, si aggiunge alle barriere già costruite da Israele negli ultimi mesi lungo i segmenti più instabili della Linea Blu.
Le autorità libanesi denunciano che il nuovo muro rappresenta una violazione della sovranità nazionale e degli accordi di cessate il fuoco mediati dalle Nazioni Unite. Secondo Beirut, Israele starebbe progressivamente modificando la geografia del confine, spostando di fatto la linea di demarcazione e consolidando posizioni militari in aree considerate parte del territorio libanese.
Sul terreno la tensione resta alta. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli scambi di colpi tra Hezbollah e l’esercito israeliano, mentre i caschi blu dell’UNIFIL cercano di contenere l’escalation. Diverse fonti mediorientali sottolineano che la costruzione del muro, in questo contesto, rischia di essere interpretata come una provocazione, soprattutto dopo che Tel Aviv ha dichiarato di voler “mettere in sicurezza” i confini settentrionali contro le infiltrazioni armate.
Dal canto suo, Hezbollah ha avvertito che “qualsiasi modifica unilaterale dei confini sarà considerata un atto ostile”. Anche fonti diplomatiche regionali temono che l’iniziativa israeliana possa compromettere gli sforzi in corso per evitare un allargamento del conflitto, già esteso dalla Striscia di Gaza fino ai confini libanesi e siriani.
Mentre il muro cresce, cresce anche la distanza politica: il Libano parla di “occupazione strisciante”, Israele di “misure difensive”. Ma la linea di cemento che ora separa i due Paesi sembra sempre più il simbolo di una frattura che nessuna tregua, per ora, riesce a colmare.Israele costruisce un muro di cemento lungo la Linea Blu: cresce la tensione al confine con il Libano
