Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il suo governo porterà l’Unione Europea in tribunale per la decisione, presa il mese scorso, di eliminare gradualmente le importazioni di gas russo.
L’agenzia ha ricordato che l’Ungheria – l’alleato più vicino al Cremlino tra i 27 Paesi dell’Ue – dipende ancora fortemente dalle importazioni di energia dalla Russia, nonostante l’invasione dell’Ucraina nel 2022.
Il mese scorso i Paesi Ue hanno concordato di eliminare entro la fine del 2027 le restanti importazioni di gas russo. Tutti gli Stati membri hanno sostenuto la misura, tranne Ungheria e Slovacchia, secondo fonti diplomatiche.
“Non accettiamo questa soluzione manifestamente illegale e contraria ai valori europei, scelta da Bruxelles per mettere a tacere un governo nazionale che non è d’accordo con essa”, ha dichiarato Orbán alla radio di Stato nella sua intervista settimanale.
“Ci rivolgeremo alla Corte di giustizia dell’Unione Europea.”
Parlando della decisione dell’Ue, ha aggiunto: “Questa non è più una sanzione, ma una misura di politica commerciale”.
Il premier nazionalista ha inoltre affermato di essere alla ricerca di “altri mezzi, non legali” per dissuadere Bruxelles, ma ha detto che per ora non ne rivelerà i dettagli, riferisce l’AFP.
