La giornalista che denuncia Rocco Siffredi per molestie: "Non si rende conto della gravità di ciò che dice"
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La giornalista che denuncia Rocco Siffredi per molestie: "Non si rende conto della gravità di ciò che dice"

La giornalista che accusa Rocco Siffredi di molestie: «Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all'indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me».

La giornalista che denuncia Rocco Siffredi per molestie: "Non si rende conto della gravità di ciò che dice"
Rocco Siffredi
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22 Marzo 2024 - 09.42


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La giornalista che ha denunciato per molestie Rocco Siffredi, in un’intervista al Corriere della Sera racconta i fatti e risponde alle accuse del divo dell’hard. 

«Siffredi non si rende conto della gravità di quello che dice. Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all’indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me».

«Ho la colite per il nervosismo che mi è venuto a leggere certe sue risposte e i giorni precedenti non erano stati facili. La polizia ha già una chiavetta Usb con tutto quello che ci siamo detti e scritti, compreso il testo dell’intervista. Com’era e come è stata modificata su sua richiesta. Non ho omesso niente. Sulle offese personali avrei potuto sorvolare ma non accetto in nessun modo che venga messa in dubbio la mia professionalità».

«Ho un figlio di nove anni, un compagno di 15 anni più giovane e ci provavo con lui? Non è proprio il mio tipo, né potrei mai andare con uno con la sua storia».

«Alla mia amica, che festeggiava il compleanno, ho chiesto io di essere presente. Sia perché è una sua fan e aveva l’occasione di conoscerlo, sia perché la sua presenza mi rassicurava, visti i precedenti messaggi di Siffredi e la sua fama di predatore. L’intervista non era stata autorizzata, ha chiesto lui di farla ugualmente, di persona, venendo a Roma in hotel. Quando ha capito che non c’era trippa per gatti, è scappato. Per ore ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. Non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna, dicendo che devo fare più sesso per tornare normale».  

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