A Catania c’è una situazione surreale: il governo reazionario guidato da Giorgia Meloni ha dichiarato guerra per motivi propagandistici alle Ong, alla ricerca di uno ‘scampo’ da ostendere in favore della pancia xenofoba del paese, come se qualche decina di richiedenti asilo (i ‘carichi residuali’) sulle centinaia che arrivano senza l’aiuto delle Ong fossero il trofeo di cui vantarsi. Peccato che la stampa non sia così libera di poter raccontare quello che sta accadendo.
“La presidente Meloni sarà d’accordo con me che Catania e il suo porto non fanno ancora parte della Federazione Russa o dell’Iran. Pertanto informi il prefetto e l’autorità portuale di quella città che esiste in Italia la libertà di stampa e non si impedisca più ai giornalisti presenti di poter svolgere il proprio lavoro, prezioso in democrazia.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “La denuncia e la protesta in queste ore delle associazioni professionali della stampa italiana – conclude il leader di Sinistra Italiana – testimoniano un comportamento indegno per un Paese della Ue.”
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