Addio a Totò Schillaci: fece sognare l'Italia durante le 'notti magiche' di Italia '90
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Addio a Totò Schillaci: fece sognare l'Italia durante le 'notti magiche' di Italia '90

Il calcio italiano piange la scomparsa di Salvatore Schillaci, venuto a mancare all'ospedale Civico di Palermo, dove era stato ricoverato. Dopo giorni di attesa e speranze, il tumore al colon, già trattato con due interventi, si è rivelato fatale.

Addio a Totò Schillaci: fece sognare l'Italia durante le 'notti magiche' di Italia '90
Totò Schillaci
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18 Settembre 2024 - 12.56


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Il calcio italiano piange la scomparsa di Salvatore Schillaci, venuto a mancare all’ospedale Civico di Palermo, dove era stato ricoverato. Dopo giorni di attesa e speranze, il tumore al colon, già trattato con due interventi, si è rivelato fatale.

La direzione sanitaria ha rilasciato il seguente comunicato: “Salvatore Schillaci è deceduto oggi alle 9:55. L’intera equipe medica esprime vicinanza alla famiglia, ricordando l’affetto che ha sempre circondato il grande campione”.

Lascia i figli Jessica, Mattia e Nicole. È probabile che la camera ardente venga allestita allo stadio Renzo Barbera di Palermo. In suo onore, la FIGC ha disposto un minuto di silenzio prima delle partite di tutti i campionati del prossimo fine settimana.

Figura iconica del calcio nazionale, Schillaci, noto come Totò, ha conquistato il cuore di milioni di tifosi durante le “Notti Magiche” di Italia ’90. Il suo nome è indissolubilmente legato a quei Mondiali, in cui è diventato un simbolo di un’intera nazione. Nato il 1° dicembre 1964 a Palermo, Totò iniziò la sua carriera sui campi del quartiere San Giovanni Apostolo, per poi crescere nelle giovanili dell’AMAT Palermo. Nel 1982, passò al Messina, dove, dopo una lunga gavetta, contribuì a portare la squadra dalla C2 alla B.

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Il 1989 fu l’anno della svolta: Schillaci approdò alla Juventus, e l’anno successivo esordì in Nazionale. Dopo aver militato nell’Inter nel 1992, concluse la sua carriera al Júbilo Iwata, in Giappone, nel 1994. In Italia, Totò ha giocato 120 partite segnando 37 gol in Serie A e 105 partite con 39 reti in Serie B. Tuttavia, sono le sue prodezze con la maglia azzurra nei Mondiali del 1990 che lo hanno reso una leggenda indimenticabile del calcio italiano.

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