Chiudere le moschee: l'Austria rinsalda l'asse razzista con Orban e Salvini
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Chiudere le moschee: l'Austria rinsalda l'asse razzista con Orban e Salvini

Il giro di vite del cancelliere austriaco, il conservatore Sebastian Kurz, accolto con favore, quasi in sincrono da Ungheria e Italia. Una strategia pensata a tavolino contro i migranti musulmani

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8 Giugno 2018 - 13.34


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E’ un asse, sia chiaro. Ed oggi è  toccato a Vienna, oggi, rinsaldare  la ‘coalizione’  populista con Roma e Budapest, che non hanno perso tempo a esprimere soddisfazione per la scelta austriaca di espellere imam e chiudere ben 7 moschee nel segno della lotta all’estremismo religioso. Il giro di vite contro “l’islam politico” è stato annunciato dal cancelliere austriaco, il conservatore Sebastian Kurz: il governo espellerà “vari” imam finanziati dall’estero e chiudera’ 7 moschee. La decisione è legata a un’inchiesta su alcune foto, spuntate ad aprile, in cui si vedevano bambini vestiti da soldati ottomani che ricreavano la campagna di Gallipoli, una delle battaglie emblematiche dell’impero ottomano. Le scene erano state registrate all’interno di una delle principali moschee di Vienna, dall’Unione islamico-turca d’Austria, direttamente legata alla Direzione turca degli Affari religiosi (Diyanet). C’è però da dire che la stessa organizzazione turca all’epoca aveva preso le distanze dalla rievocazione storica. 

 Immediato e simultaneo (tanto da apparire concertato) sostegno a Vienna è arrivato da Matteo Salvini e Viktor Orban. “Credo nella liberta’ di culto, non nell’estremismo religioso. Chi usa la propria fede per mettere a rischio la sicurezza di un Paese va allontanato! Spero gia’ la prossima settimana di incontrare collega ministro austriaco per confrontarci su linee d’azione”, ha scritto su Twitter il vice presidente del Consiglio italiano e ministro dell’Interno.

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Di par su oil premier nazionalista ungherese Viktor Orban sfodera il machismo e sentenzia: “Le cose procedono secondo i miei gusti, nella politica europea sono apparsi protagonisti duri”, ha dichiarato in una intervista all’emittente radiofonica Kossuth, riferendosi al Partito della Libertà austriaco (Fpo) e alla Lega. “Sara’ chiaro che siamo ragazzi ben educati rispetto ai nuovi leader che ora aprono la bocca e dicono cose che sorprendono anche gli ungheresi. E’ ciò che vedo in Austria e in Italia”, ha aggiunto. “Gli italiani hanno detto che vogliono fermare l’immigrazione”, ha sottolineato, ribadendo la sua idea secondo la quale gli immigrati salvati in mare devono essere trasferiti in territori fuori dall’Ue, creando “luoghi di accoglienza in Africa”.
La decisione austriaca, intanto, ha trovato un solo oppositore: Recep Tayyp Erdogan, che, populista in patria, accusa Vienna di aver messo in atto “un’ondata discriminatoria, populista, islamofoba e razzista”. 

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