Russia, attivisti dei diritti civili perquisiti: la polizia sequestra i loro strumenti di lavoro per 'imbavagliarli"
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Russia, attivisti dei diritti civili perquisiti: la polizia sequestra i loro strumenti di lavoro per 'imbavagliarli"

La polizia russa ha perquisito a Kazan le abitazioni della giornalista Nailya Mullayeva e di tre attivisti per la difesa dei diritti umani, Vera Otreshko, Zulfia Sitdikov

Russia, attivisti dei diritti civili perquisiti: la polizia sequestra i loro strumenti di lavoro per 'imbavagliarli"
Al centro a giornalista russa Nailya Mullayeva arrestata
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16 Maggio 2023 - 14.40


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La polizia russa ha perquisito a Kazan le abitazioni della giornalista Nailya Mullayeva e di tre attivisti per la difesa dei diritti umani, Vera Otreshko, Zulfia Sitdikova e un non meglio specificato membro del partito Libertario: lo riferisce Radio Liberty, secondo cui la polizia ha dichiarato che le perquisizioni sarebbero legate ad accuse di «discredito dell’esercito» rivolte a un altro individuo.

Sempre secondo la polizia, gli attivisti e la reporter risulterebbero «testimoni» nel procedimento. L’imputazione di «discredito dell’esercito» è stata introdotta in Russia con una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l’invasione dell’Ucraina e prevede severe pene detentive.

Il mandato di perquisizione indicava che Mullaeva era stata precedentemente soggetta a protocolli amministrativi sulla partecipazione a manifestazioni in cui era avvenuto uno “screditamento dell’esercito”. E poiché in una di quelle manifestazioni era stato accusato un cittadino del Tatarstan (che lei non conosce) la polizia ha giustificato la perquisizione con il fatto che la giornalista potesse avere video o foto dell’iniziative da poter essere utilizzate in un procedimento penale.

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Una scusa per privare giornalisti di telecamere e telefoni mettendoli così nell’impossibilità di lavorare. Nailya Mullayeva era stata arrestata a dicembre solo perché stava documentando una manifestazione di protesta contro il regime.

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